di Bruno Barteloni
Ai tempi del Coronavirus la Madre Natura dopo aver sedotto gli spettatori di Ciao Darwin ha messo alla luce la piccola Tayrah
Una gestazione in piena emergenza medica per la modella internazionale: il suo racconto, dal parto al ritorno a casa, fra paura del contagio e sperana…
Nata per essere bella. Il destino della piccola Tayrah è già scritto nel DNA. Tutta sua madre, Cicelys Zelies, statuaria pantera cubana che il mese scorso ha dato alla luce una creatura meravigliosa e benedetta dalla dea Venere.
Questa bambina porta un nome che ricorda quello di una famosa collega della mamma: Tyra Banks, top model statunitense, alla quale Cicelys si è sempre ispirata e che nel corso della sua carriera da indossatrice ha emulato con la stessa elegante disinvoltura. Dalla Isla grande alle passerelle di tutto il mondo, nel breve volgere di pochi anni. In piena età adolescenziale venne notata dall’agenzia Model Plus di Milano al termine di un casting molto selettivo. Soltanto sei ragazzine su qualche centinaia di candidate, con la protagonista di questo nostro racconto che dimostrò a soli 14 anni di essere una spanna sopra le altre.
L’esordio nella sua terra d’origine come testimonial della collezione Rocco Barocco, nella prima grande prova da professionista. Le conferme durante le fashion week internazionali, indossando gli abiti esclusivi di “Fisico” scelta da Cristina Ferrari per la campagna “Spaghetti Western” ed il grande salto nello show business, affiancando mostri sacri della televisione italiana come Piero Chiambretti, Barbara D’urso e, soprattutto, Paolo Bonolis che la volle dapprima al suo fianco durante il ciclo di trasmissioni “Il senso della vita” e successivamente affidandole il ruolo di Madre Natura nell’ultima edizione di “Ciao Darwin” che l’ha resa ancor più popolare. Una predestinata, visto che poi, a 37 anni, è arrivato il coronamento del tanto sospirato desiderio di maternità, in un periodo in cui è proprio la natura a ribellarsi e a riprendersi il suo spazio. Proprio mentre il mondo si ferma e l’umanità resta imprigionata per paura del contagio, Cicelys affronta la prova più coraggiosa della sua vita.
Da sola, in una stanza asettica di ospedale e senza alcun tipo di contatto con l’esterno, ad affrontare una gravidanza che culmina con il parto cesareo. “Mi aspettavo di vivere la nascita della mia prima figlia in maniera diversa – confessa l’affascinante bellezza caraibica – e invece, a causa del Coronavirus, mi sono ritrovata in uno stato di totale isolamento all’interno della clinica privata Villa Cinzia di Napoli. L’unica a darmi sostegno e assistenza è stata la dottoressa Rosanna Ariviello, ginecologa, unitamente al suo personale infermieristico. Mio marito Diego Taiani e i miei genitori provenienti da Cuba sono stati costretti a rispettare le ferree regole del distanziamento sociale. Ho vissuto quei giorni con la paura di contrarre il Covid-19, scongiurata dopo l’esito delle analisi del sangue che hanno dato esito negativo”. Il ritorno a casa non è stato del tutto tranquillo. Anche all’interno delle quattro mura domestiche, tutti i componenti del suo nucleo familiare hanno indossato guanti e mascherine ogni qual volta si avvicinavano alla neonata. Evitate anche le visite di amici e conoscenti.

“A livello psicologico ho affrontato la difficile situazione con la mia forza d’animo. Pensare positivo è nelle mie corde e non mi sono mai lasciata sopraffare dall’angoscia. Ora che tutto sembra essere quasi finito, non vedo l’ora di andare al parco con il passeggino”. Nel frattempo è il papà di Tayrah ad occuparsi delle faccende quotidiane: “Quando esce dal suo studio legale è lui che va a fare la spesa e, se necessario, a fare un salto in farmacia. Ai fornelli, poi, Diego è un fenomeno !!”. Scampato il pericolo, questa famiglia modello si gode la meritata felicità serenamente, nell’attesa che mamma Cicelys (la quale nel frattempo ha già smaltito i 18 kg di troppo) torni sinuosamente ad incantare tutti gli amanti dell’haute couture con il suo regale portamento. L’erede dovrà soltanto crescere bene e in salute, in attesa del naturale passaggio di testimone.