I segreti della scrittura spiegati da alcuni dei più grandi autori italiani viventi. Questo l’ambizioso obiettivo di Officina Letteraria, il progetto multimediale di Marcello Nicodemo docente e scrittore di origini campane ed abruzzesi.
di Massimo Bellucci.
Susanna Tamaro, Gianrico Carofiglio, Giuseppe Culicchia, Alessandro D’Avenia e molti altri raccontano il mestiere della scrittura in dettagliate interviste svelando i segreti di romanzi e successi letterari. Ci accoglie nella sua casa studio in Abruzzo, circondato, da buon letterato, da moltissimi libri e diversi gatti.
Com’è nata questa innovativa idea di Officina Letteraria?
“Per anni avevo organizzato incontri in club e librerie con tanti autori. Poi col tempo mi ero stancato e avevo smesso per un po’, perché l’organizzazione era faticosa, costosa e la presenza del pubblico non assicurata. Ma la passione per la letteratura era sempre quella, così, forse per caso, mi è venuta in mente questa nuova modalità. Ho pensato che si poteva, con delle interviste televisiveaccurate e registrate, entrare più profondamente nel mondo letterario degli scrittori che più amavo, occupandomi di tutta la loro opera e delle peculiarità stilistiche di ognuno. Gli autori hanno pian piano risposto ed è nata Officina Letteraria, che procede necessariamente con una certa lentezza, perché voglio leggere tutti i libri di ciascun autore prima di intervistarlo: questa è la caratteristica principale e più originale delle interviste.”
Che senso ha parlare di generi letterari nell’epoca “liquida” della contaminazione fra generi?
“Diciamo che i generi, come affermi, non sono più chiusi in compartimenti stagni ed è una buona notizia se ne nascono libri che dicono qualcosa di importante sugli uomini e la loro avventura nel mondo. Oltre alla profondità dei legal thriller di Carofiglio, citerei libri tra i più belli degli ultimi decenni, ‘The Game’ di Alessandro Baricco e ‘L’arte di essere fragili’ di Alessandro D’Avenia, libri non attribuibili a nessun genere preciso, in grado allo stesso tempo di rapire il lettore come fanno i migliori romanzi e di coinvolgerlo in ragionamenti documentati, come fanno i saggi scientifici più rivoluzionari, che svelano qualche nuova teoria.”

Molti scrittori intervistati parlano dell’importanza dei classici: oggi anche un’opera letteraria di qualità come fa a diventare un classico e non essere consumata troppo rapidamente dai meccanismi del consumo letterario?
“La percezione e la fruizione della letteratura stanno cambiando rapidamente, ma credo che la letteratura continui ad avere, ogni tanto, la forza dirompente di un miracolo, che non può non scuoterci ed interrogarci più profondamente di qualsiasi altra attività. Quando un libro lo fa, questo è talmente evidente che si può già dire di essere in presenza di un ‘classico’. Limitandomi agli autori che ho intervistato ed ai loro libri, credo se ne possano già individuare alcuni: ‘Va’ dove ti porta il cuore’ di Susanna Tamaro, ‘Due di due’ di Andrea De Carlo (per ora intervistato solo per la mia tesi di laurea), ‘L’Arminuta’ di Donatella Di Pietrantonio, ad esempio.”
Spesso in Italia la qualità letteraria è stata identificata con la militanza nei partiti ed alla appartenenza ideologica. Questo è ancora valido in un’epoca globalizzata?
“Questo è assurdo, eppure è ancora verissimo in Italia, anche quando i libri non trattano temi prettamente politici. La cultura e l’editoria sono in mano a personaggi quasi tutti di una parte politica. E’ utilissimo per chi scrive farsi riconoscere come appartenente alla ‘parrocchia’, il che genera una grande quantità di libri scontati, che hanno certi temi come presupposto, ma niente di originale da dire.”
Davvero la qualità letteraria e l’originalità di scrittura spesso non aiutano nel successo presso il grande pubblico?
“In parte, è un discorso legato a quanto sottolineavo nella precedente risposta. Poi aggiungerei che, con l’impoverirsi del contesto culturale in Italia, dovuto alla decadenza della scuola, è chiaro che i contenuti più complessi o originali fanno fatica ad imporsi alla massa delle persone, a meno che non trovino ‘veicoli’ che più facilmente li introducano in modo accattivante. Ad esempio il thriller o il noir.”
Tu sei anche un insegnante: è difficile educare i ragazzi alla lettura?
”Personalmente ci lavoro su, facendo leggere interi romanzi agli studenti, perché, come dice Alessandro D’Avenia ‘La letteratura a pezzi sa di carogna’. A volte li faccio anche riflettere sulle frasi più importanti e significative che trovo nei libri. Insomma, cerco di far entrare in contatto l’interiorità dei ragazzi con il tesoro di verità e di bellezza che la letteratura contiene. In alcuni la scintilla scocca, in altri no, ovviamente.”
Officina Letteraria nasce per un pubblico che usa strumenti digitali. Che cosa pensi della didattica a distanza?
“Ci sono aspetti positivi e negativi. I contenuti culturali passano lo stesso, se si preparano buone lezioni. Si perde parte del contatto umano, ma non del tutto. I ragazzi pigri e demotivati hanno più facilità nel defilarsi, chiaramente, ma non possono neanche disturbare le lezioni, che uno degli aspetti che più costano fatica a noi prof. La DAD è stata una parentesi strana, ma anche interessante, ci ha offerto la possibilità di vivere la scuola da una prospettiva inedita.”
Marcello Nicodemo è in ottima forma, dati anche i suoi trascorsi di giocatore professionista di basket, tema ricorrente nella sua scrittura, ed è attualmente un appassionato giocatore di tennis.
Tu racconti la vita di provincia, lo sport e le relazioni familiari: come si sta evolvendo il tuo lavoro di scrittore?
“Ho pubblicato finora quattro romanzi ed un saggio, con editrici locali. Se ne possono trovare informazioni sul mio sito www.marcellonicodemo.it. Anche se non vivo di scrittura, continuo a lavorare nella letteratura come se fosse la mia attività principale. Credo che la letteratura sia una passione ed una propensione ineludibile. Con le interviste televisive di autori di primo piano, ho raggiunto molte migliaia di persone in tutta Italia. Questa è già una notevole soddisfazione, che mi dà nuova energia per continuare a lavorare con impegno. Vorrei ringraziare i vari filmmaker che hanno collaborato con me, innanzitutto Americo Carissimo, (autore delle foto dell’articolo ndr), tra l’altro un docente e appassionato di letteratura, poi Alessio Tessitore, Luca Di Carlo, John Warren, Giuseppe Valenzise e Gerado Schiavone”.
In questa fase di clausura forzata stai lavorando a qualche progetto in particolare?
“Sto raccogliendo in un libro, aneddoti particolari sugli scrittori che ho incontrato in varie occasioni, insieme a stralci delle interviste televisive e a qualche mia notazione critica complessiva. Ne nascerà un volume interessante, credo. Oltre al libro su Officina Letteraria, sto scrivendo il mio quinto romanzo, che è a un buon punto. Parla di temi che ho già in parte affrontato nei miei precedenti libri: evoluzione personale, etica, coraggio, sport, riferimenti alle vicende italiane e mondiali più attuali. La protagonista è una giovane tennista, brutta d’aspetto ma dalla personalità affascinante, che vive una drammatica avventura nell’Italia di oggi, preda di un disordine e di un’illegalità ampiamente diffusi.
Ora che Officina Letteraria è quasi terminato come progetto, conto di dedicarmi di più alla letteratura straniera, magari anche per invitare qualche ospite non italiano al festival Officina Letteraria Live, che organizzo a Montesilvano (Pescara) in collaborazione con il Comune ed altri enti, la cui seconda edizione è stata purtroppo al momento sospesa a causa del Covid 19. Ma appena possibile, il festival tornerà sicuramente, più vivo ed interessante di prima.”
Questa memoria digitale del mestiere dello scrivere è davvero un piccolo grande tesoro per chi ama la letteratura, destinato a crescere nei prossimi anni: di Marcello Nicodemo e del suo lavoro sentiremo ancora parlare a lungo.
L’intervista è finita e lascio l’abitazione del gentiluomo-scrittore scortato dai suoi paffuti e saggi felini, rincuorato, perché la letteratura sarà sempre più forte di qualsiasi pandemia.
Finora hanno partecipato ad Officina Letteraria: Mariolina Venezia, Paola Mastrocola, Alessandro D’Avenia, Susanna Tamaro, Gianrico Carofiglio, Giuseppe Culicchia, Donatella Di Pietrantonio, Marcello Fois, Roberto Tiraboschi, Francesco Costa, Francesca Duranti, Giovanni D’Alessandro, Angelo Ferracuti.
Donatella Di Pietrantonio Marcello Fois
Angelo Ferracuti
Francesco Costa Mariolina Venezia Susanna Tamaro

Foto (C) Americo Carissimo