Quando si raggiunge una certa età anche se ancora si è giovani si pensa già alla pensione e si spera di poter andare in pensione quanto prima sia possibile.
Si sta parlando tanto di pensioni in questo periodo ma sicuramente ci sono delle questioni da tener presenti perché possono essere molto rilevanti per l’uscita dal lavoro.
Come sappiamo il sistema pensionistico italiano decisamente non è amichevole e per i cittadini andare in pensione non è affatto semplice.
Infatti per chi vuole anticipare l’uscita dal lavoro ma purtroppo non ha ancora raggiunto i 42 anni e 10 mesi di contributi non bisogna sottovalutare quota 102.
Infatti quota 102 secondo gli esperti del mondo delle pensioni è veramente un’ottima opzione per andare in pensione prima, ma il problema è che scade il 31 dicembre 2022. In sostanza questa modalità per andare in pensione ha anche delle interessanti novità. Innanzitutto molti ritengono che con il nuovo governo potrà essere estesa anche all’anno prossimo e questo ovviamente sarebbe estremamente vantaggioso ma bisogna innanzitutto fare alcune precisazioni. Questa misura ha preso il posto della famosa quota 100.
Quota 100 chiedeva 38 anni di contributi e 64 anni di età. Sicuramente quota 100 era molto vantaggiosa. Tuttavia oggi molti lavoratori potrebbero andare in pensione grazie a quota 102. Tuttavia non è molto semplice capire se sfruttare questa opzione sia veramente vantaggioso oppure no. In sostanza il problema della quota 102 è che questa misura proibisce il cumulo dei redditi di pensione con quelli da lavoro. Questo significa che fino ai 67 anni questo cumulo non si potrà fare. Quindi quota 102 è anche molto conveniente, ma per quei soggetti che dopo il pensionamento ritengono di voler ancora lavorare potrebbe non essere vantaggioso utilizzare quota 102.
Infatti se si sfrutta quota 102 ci sarà poi un vero e proprio divieto per la possibilità di lavorare. Tuttavia sono situazioni che cambiano decisamente caso per caso e quindi è sempre molto utile confrontarsi con il CAF per andare a verificare la propria specifica situazione. Si tratta di una misura che l’anno prossimo potrebbe essere confermata ma non c’è alcuna certezza. Dunque anche questo ulteriore elemento di incertezza impone, secondo gli esperti, la necessità di rappresentare la propria situazione la CAF per valutarla serenamente insieme.