La pensione di reversibilità è una delle misure più importanti che eroga l’INPS.
Infatti proprio quando muore il coniuge la situazione per il superstite diventa assolutamente destabilizzante sia dal punto di vista psicologico che da quello economico.
Infatti quando muore il coniuge non è soltanto la psiche a risentirne ma è anche la situazione economica che ovviamente cambia.
Proprio la pensione di reversibilità garantisce alla vedova o al vedovo di poter beneficiare di un aiuto importante.
Ma dal 2023 arrivano delle novità che è importante conoscere e delle quali è importante tenere conto. Attualmente la quota riconosciuta per quanto riguarda la pensione di reversibilità è del 60%. Quindi al coniuge superstite spetta il 60% della pensione che percepiva il coniuge defunto. Tuttavia secondo la normativa attuale questo 60% arriva soltanto ai redditi più bassi. Man mano che il reddito cresce questo 60% diminuisce. Non esistono redditi così alti da far arrivare la pensione di reversibilità a zero tuttavia è fondamentale comprendere come più il reddito aumenta e più la pensione di reversibilità comunque sia diminuisce.
Vediamo le novità per quanto riguarda il 2023, ma ci sono novità già per quanto riguarda la fine di questo 2022. Infatti già alla fine di questo 2022 l’aumento generale delle pensioni andrà a coinvolgere anche le pensioni di reversibilità. Quindi se si percepisce una pensione di €1.000, nel mese di novembre si avrà diritto a circa 42 euro in più. Infatti questo aggiornamento della perequazione previsto per la fine del 2022 prevede che oltre agli aumenti si siano anche gli arretrati. Ma gli aumenti più importanti arrivano proprio a gennaio 2023. Infatti a gennaio 2023 dovrebbero arrivare aumenti pari a circa l’8% anche per le pensioni di reversibilità. Non sono stati ancora confermati gli aumenti dell’8% ma secondo molti esperti del mondo delle pensioni proprio questa dovrebbe essere la percentuale prevista di perequazione.
Ovviamente tutto va rapportato alla pensione di reversibilità che si percepisce. Infatti anche nel 2023 sarà conservata la regola per cui maggiore è il reddito del superstite e minore è la percentuale della pensione del defunto che spetta. Ad ogni modo qualunque sia la cifra di spettanza effettivamente l’aumento dovrebbe essere dell’8%. L’aumento delle prossime pensioni in generale e di quelle di reversibilità in particolare sarà deciso dell’INPS e dal governo. Molti sperano che il governo di centrodestra possa introdurre delle novità sociali molto forti sul fronte delle pensioni e ovviamente anche quelle di reversibilità potrebbero giovarsene.