Martina Ciontoli esce dal carcere. Novità shock sul caso di Marco Vannini
Impossibile non ricordarsi di Marco Vannini, il 20enne morto a casa della fidanzata a Ladispoli il 18 maggio 2015 in seguito ad un colpo di pistola partito dalla mano del padre di lei, Antonio Ciontoli. L’indagine è stata puntuale e, al termine dei lavori, tre gradi di giudizio hanno confermato che sia stato proprio lui ad imbracciare l’arma e a sparare.
Oltre allo sparo in sé e per sé, partito secondo la famiglia Ciontoli per sbaglio anche se mai si chiarirà definitivamente il movente di questo omicidio, a determinare la morte di Marco è stato anche il ritardo nella chiamata ai soccorsi: probabilmente, se i sanitari fossero intervenuti subito dopo lo sparo e se Marco fosse stato subito portato in ospedale, si sarebbe potuto salvare.
A distanza di quasi dieci anni dalla morte di Marco Vannini, la fidanzata di allora Martina Ciontoli ha ricevuto la conferma proprio in queste ore che potrà uscire dal carcere: tutti i dettagli.
Coinvolta anche lei nell’omicidio del 20enne e per questo condannata nel 2021 a 9 anni e 4 mesi di carcere per omicidio in concorso con la madre e con il fratello, Martina Ciontoli ormai ha trent’anni e gli ultimi dieci li ha trascorsi tra tribunali, carceri e case circondariali. Per il padre Antonio Ciontoli, che invece è stato comprovato essere stato l’autore materiale del delitto, la Cassazione ha chiesto ed ottenuto 14 anni di carcerazione per omicidio volontario con dolo eventuale, pena aggravata anche dall’aver impedito ai soccorsi di intervenire in tempo e di aver fatto di tutto per nascondere la verità.
Secondo la Corte, infatti, è inverosimile che Martina, suo fratello e sua mamma non si siano resi conto della gravità del fatto compiuto dal padre e, di conseguenza, hanno avuto delle responsabilità anche loro in relazione al mancato intervento dei soccorsi. A distanza di dieci anni dall’omicidio, però, Martina Ciontoli potrà uscire dal carcere: lavorerà in un bar.
Poiché ha condotto tre anni di carcere mantenendo una buona condotta e, tra l’altro, proseguendo i suoi studi iniziati prima dell’omicidio di Marco Vannini ed ottenendo quindi la laurea in scienze infermieristiche, a Martina Ciontoli è stata riconosciuta la possibilità di uscire dal carcere nei giorni feriali per lavorare in un bar della zona di Casal del Marmo. La donna si impegnerà per sette ore al giorno, come disposto dal magistrato di sorveglianza e, passato questo tempo, dovrà tornare al penitenziario.
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