Cambierà tutto, a partire dal 2026, per Jannik Sinner. La decisione inaspettata
Classe 2001, Jannik Sinner è al momento il tennista più forte che ci sia in circolazione: il 10 giugno 2024, infatti, è diventato il primo italiano ed il 29° al mondo ad aver conquistato la prima posizione del raking ATP in singolare. Nel corso della sua carriera ha già vinto 18 titoli del circuito maggiore tra cui 4 tornei Masters 1000, due prove del Grande Slam e un ATP Finals!
Importanti, però, anche i risultati in squadra. Con la nazionale italiana, allenata da Filippo Volandri, ha vinto la Coppa Davis sia nel 2023 che nel 2024, altri due grandi successi che hanno contribuito ad aumentare ancora di più l’affetto del pubblico italiano per lo sportivo altoatesino.
In queste ore, Jannik Sinner sta difendendo il titolo dell’Australian Open. Ai microfoni di Eurosport, però, dopo il match del secondo turno nel quale ha battuto Tristan Schoolkate, ha fatto un annuncio che ha lasciato tutti parecchio sconvolti.
L’ha annunciato giovedì 16 gennaio al termine di un match che, dopo tantissimo tempo, l’ha visto perdere un set, quello contro l’australiano Tristan Schoolkate e che poi si è portato a casa per un dignitosissimo 3 a 1 (4-6, 6-4, 6-1, 6-3): il 2025 sarà l’ultimo anno nel quale ad allenare il campione di tennis di San Candido ci sarà Darren Cahill. In realtà, il coach australiano già alle Atp Finals 2024 di Torino aveva annunciato che quella dell’anno seguente, cioè quello che stiamo vivendo, sarebbe stata l’ultima collaborazione con Sinner: a fine 2025, infatti, desidera lasciare il circuito come allenatore e viversi il tennis in un modo diverso, con un altro ruolo.
Non è detto che Jannik Sinner non provi a convincerlo a restare ancora un po’ al suo fianco, dati i grandi successi che anche grazie alla sua sapiente guida ha conquistato: entrato nel suo staff nel 2022 per allenarlo con Simone Vagnozzi, è con lui che è diventato numero 1 al mondo.
Classe 1965, Darren Cahill è figlio di un giocatore ed allenatore di football australiano ma, già da ragazzo, è stato il tennis lo sport che gli ha rubato il cuore. A livello singolare ha vinto due titoli, mentre in doppio ne ha vinti tredici ed è arrivato ala finale degli Australian Open 1989 con Mark Kratzmann.
Importante anche la sua carriera da allenatore, durante la quale ha accompagnato atleti del calibro di Lleyton Hewitt, Andre Agassi, Andy Murray, Fernando Verdasco, Simona Halep e, infine, Jannik Sinner.
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