Approvata la farina di larve: in cosa consiste (ildemocratico.com / pexels)
Una novità che fa discutere, la farina di larve è stata approvata: i dettagli
Uno dei temi più importanti dell’attualità, non solo in Italia ma in tutto il mondo, è quello dell’inquinamento ambientale e del necessario cambio di abitudini che tutti, prima o poi, dovremo affrontare. La prima cosa da fare, infatti, è quella di diventare coscienti dell’impatto che ogni azione umana ha sull’ambiente e sul clima, così da individuare i comportamenti che si possono cambiare e cercare, ognuno nel proprio piccolo, di ridurre l’impatto antropico sull’ambiente.
Una delle attività più inquinanti è quella dell’allevamento di bovini, attività necessaria per l’approvvigionamento di carne, latte e derivati. Per questo motivo, da tempo i più rivoluzionari propongono soluzioni alternative come le bevande vegetali di soia, mandorla e così via, i prodotti vegani come la soia, il seitan o il tofu e, addirittura, la carne coltivata in laboratorio.
In queste ore, un passo avanti in questo senso l’ha fatto proprio l’Unione Europea con la Commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza, che ha respinto le obiezioni sul cosiddetto verme della farina: presto arriverà sugli scaffali dei supermercati la farina di larve.
La Commissione Europea ha autorizzato la vendita della polvere di larve intere di Tenebrio molitor, la larva gialla della farina: trattata con raggi Uv, entrerà tra i “novel food” dell’Unione Europea e la sua commercializzazione seguirà un regolamento che verrà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta Ue. In questa prima fase e quindi per i prossimi cinque anni solo la società francese Nutri Earth potrà immettere il prodotto sul mercato, a meno che nel frattempo un’altra azienda ottenga l’autorizzazione.
Il sì è arrivato non senza polemiche: settimana scorsa, gli eurodeputati Alexander Bernhuber del Partit popolare europeo e Laurence Trochu dei Conservatori e riformisti Ecr, di cui fa parte anche Fratelli d’Italia, avevano presentato un’obiezione in relazione all’immissione in commercio di questo alimento. L’obiezione, però, è durata poco.
L’obiezione presentata dai due eurodeputati è stata bocciata dalla commissione Ambiente dell’UE con 39 voti contrari, 32 favorevoli e 6 astenuti: la farina di larve, quindi, è a tutti gli effetti un “novel food” e cioè uno di quei cibi che non sono stati consumati in modo rilevante prima del 1997. Questi novel food possono essere sia cibi del tutto nuovi e provenienti da nuove fonti, come in questo caso, sia alimenti prodotti con sostanze innovative.
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