Se ne va Miranda Cicognani, la prima portabandiera italiana: ha partecipato a 3 Olimpiadi
Nata a Forlì il 12 settembre 1936, Miranda Cicognani è stata una ginnasta italiana che ha decisamente scritto la storia dello sport che oggi ha come suo volto atlete del calibro di Alice D’Amato, Angela Andreoli e Desiree Carofiglio. Detentrice del record femminile di vittorie ai campionati assoluti, con ben 5 medaglie d’oro, ha predominato nel mondo della ginnastica italiana dal 1956 al 1962.
Ai giochi olimpici di Helsinki del 1952 è stata la prima portabandiera donna della squadra italiana ed è stata la prima a sventolare il tricolore ai giochi estivi, quando aveva solo 15 anni. Le Olimpiadi hanno avuto la fortuna di averla tra i suoi atleti per ben tre volte: nel 1952 ad Helsinki, nel 1956 a Melbourne e nel 1960 a Roma.
Con la sua scomparsa, quindi, il mondo della ginnastica italiana e mondiale perde uno dei suoi nomi più importanti: ecco cosa è successo e come la ricordano le rappresentanze sportive.
Insieme a Monica Bergamelli e a Vanessa Ferrari, Miranda Cicognani è l’unica ginnasta italiana ad aver partecipato a tre edizioni dei Giochi Olimpici. Nel 1952 a Helsinki si è classificata al 6° posto nel concorso a squadre, conquistando invece il 7° posto nel 1956 a Melbourne ed infine il 10° nel 1960 a Roma. Dal 1963 al 1965, poi, ha lasciato l’ambito competitivo e si è dedicata all’insegnamento, ricoprendo il ruolo di istruttrice della Nazionale, nonché di giudice internazionale per altre sei edizioni di Olimpiadi. A Montreal nel 1976, fu tra i giudici che per la prima volta nella storia delle Olimpiadi assegnarono il voto 10 alla ginnasta rumena Nadia Comaneci.
Premiata nel 2012 dal Panathlon Club con tutti gli altri atleti di Forlì che hanno partecipato alle Olimpiadi nel corso della storia, se n’è andata il 28 gennaio 2025: la famiglia non ha reso nota alcuna cerimonia pubblica di commiato, né religioso né civile.
Sono molti i personaggi pubblici che hanno espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di Miranda Cicognani. Albert Bentivogli, capogruppo della Lega, l’ha ricordata così: “Un’atleta di livello internazionale che ha saputo eguagliare le presenze olimpiche delle più grandi ginnaste del mondo. Prima donna portabandiera italiana della storia dei giochi olimpici estivi. Dopo Bruno Grandi perdiamo un altro pezzo della storia della ginnastica artistica mondiale. Certo che verrà ricordata in qualche modo all’interno del nuovo museo della ginnastica“.
Giovanni Malagò, invece, sottolinea che con la sua perdita se n’è andata una delle protagoniste della disciplina ed un’apripista del genere femminile nello sport olimpico italiano.
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