Conversazioni private tra dipendente e datore di lavoro: ufficiale, puoi registrale senza informarlo I Ma c’è una sola condizione
Non corri rischi se registri una conversazione privata con il tuo datore di lavoro. Tuttavia per farlo devi rispettare alcune condizioni.
Non sempre al lavoro le cose possono andare bene. Anzi, è sicuramente capitato a tutti di vivere un momento particolarmente no con i propri colleghi o con il proprio titolare.
È una cosa del tutto normale, anche se sarebbe bello vivere con serenità l’ambiente di lavoro.
Meno normale è invece sentirsi così pressati e logorati, da avere l’intenzione di registrare le conversazioni con i colleghi o con il proprio titolare per mostrarle a qualcuno.
Potrebbe sembrare un atto illecito farlo, soprattutto a insaputa del proprio interlocutore, ma in realtà non comporta alcun rischio. Ci sono però alcune condizioni da rispettare per poterlo fare.
Puoi registrare la conversazione anche senza informare l’interlocutore
Secondo la legge non è illegale registrare una conversazione con il proprio titolare. Poichè si tratta di una conversazione in cui entrambe le parti sono presenti e in cui c’è quindi chi ascolta e chi parla, c’è quindi la possibilità che questa possa essere registrata.
Non essendo un’intercettazione ma appunto un dialogo tra due persone che si parlano tra loro, non è neppure necessario che l’interlocutore acconsenta di essere registrato. Non serve neppure che le due persone siano presenti nello stesso luogo, ma che si parlino, in presenza oppure in videochiamata. Tuttavia ci sono delle condizioni da rispettare affinchè la registrazione possa avvenire senza rischi. La legge è molto chiara a riguardo.
Nel rispetto delle condizioni puoi effettuare la registrazione senza correre rischi
Registrare la conversazione con un collega oppure con il proprio titolare è un atto lecito, ma ci sono delle condizioni da rispettare affinché non si corrano rischi nel farlo. Innanzitutto è bene sapere che la registrazione di una conversazione deve avere uno scopo puramente difensivo, di conseguenza questa non può essere poi né pubblicata, né diffusa in alcun modo.
Come riporta il sito “La Legge per Tutti”, deve poi svolgersi in presenza della persona che registra. Chi parla infatti, anche se non sa di essere registrato, deve percepire la presenza di chi registra ed essere consapevole di essere ascoltato. La registrazione infine non deve in un luogo privato, ma aperto al pubblico. Se rispettate queste condizioni non si corrono rischi nel registrare le conversazioni con il proprio collega o datore di lavoro. Non vi è né la violazione della privacy e non è un atto illecito disciplinare.