Pensioni, trovata la quadra: ci vai 2 anni prima e lo Stato caccia 35.000 cucuzze | Non pensateci due volte

Pensioni, trovata la quadra: ci vai 2 anni prima e lo Stato caccia 35.000 cucuzze | Non pensateci due volte

Pensionato felice (pexels) democratico.it

Lo stato si sta muovendo positivamente per garantire un certo benessere ai propri cittadini: adesso è il momento delle pensioni.

L’economia italiana non sta vivendo un periodo d’oro. Gli stipendi sono rimasti fermi da anni, mentre il costo della vita continua a salire. Il mercato del lavoro è un campo minato: trovare un impiego stabile è sempre più difficile e chi ce la fa spesso si trova con retribuzioni poco soddisfacenti.

Per questo motivo, molti puntano al settore pubblico, che almeno garantisce sicurezza e diritti ben definiti. Tuttavia, i concorsi sono sempre più complessi e selettivi, con migliaia di candidati per poche posizioni disponibili. Inoltre, un lavoro pubblico non è sempre ciò che i candidati vorrebbero, magari dotati di inclinazioni più artistiche.

Il risultato? Un panorama lavorativo in cui l’insicurezza regna sovrana e la prospettiva di costruirsi una vita indipendente diventa sempre più complicata. Difatti, soprattutto nella fascia sociale più giovane, vige un dilagante senso di abbandono. Ma non è tutto.

Disoccupazione e pensioni

Il tasso di disoccupazione, sia adulta che giovanile, resta una spina nel fianco del paese. I giovani faticano a entrare nel mondo del lavoro e spesso si ritrovano costretti a lavori precari, mal pagati e senza prospettive di crescita. Gli adulti, invece, se perdono il posto, difficilmente riescono a reinserirsi nel mercato.

Questo si riflette anche sul sistema pensionistico: la sostenibilità è sempre più in discussione e il futuro appare incerto per chi dovrà andarci tra qualche anno. Non solo: soprattutto i giovani precari la pensione non la vedranno, poiché non possono versare i contributi. Chi riesce ad andare in pensione, non può che godersi il meritato riposo dal tortuoso dedalo dell’ansia.

Finalmente la pensione si avvicina per te
Una donna in pensione che medita (pexels) democratico.it

In pensione due anni prima

C’è però un’iniziativa interessante che arriva da Luxottica. L’azienda ha lanciato un piano che permette ai dipendenti prossimi alla pensione di lasciare il lavoro con due anni di anticipo, ricevendo fino a 35.000 euro di incentivo. Questa misura è attiva negli stabilimenti di Agordo, Sedico e Cencenighe e prevede che ogni lavoratore che sfrutta l’opportunità lasci il posto a un precario, che verrà stabilizzato. In questo modo chi accetta di uscire riceve l’integrazione salariale e la Naspi.

L’obiettivo, come spiegato dall’azienda, è duplice: alleggerire l’organico in vista delle innovazioni tecnologiche future e dare una chance concreta a chi lavora con contratti a tempo determinato. Il programma è accessibile fino al 31 gennaio 2026 e prevede incentivi, appunto, tra i 24 e i 35.000 euro, a seconda dei casi. La notizia è stata diffusa su Linkedin da Filippo Poletti, pur non destando un certo clamore avverso tra i commenti per l’ottimismo in contraddizione con una soluzione circoscritta a una sola realtà aziendale.