Colloquio di lavoro: “mentiresti per il bene dell’impresa”? | Ecco il trucco per rispondere alla domanda trabocchetto

Colloquio di lavoro (Pexels) - ildemocratico.it

Può capitare che al colloquio di lavoro ti venga fatta una domanda a trabocchetto. È un test delle aziende, ma adesso sai come superarlo.
Che i colloqui di lavoro siano dei momenti che valutano le esperienze e le competenze non è un segreto a nessuno.
Dopotutto servono proprio a questo. A valutare se una persona è idonea o meno per un lavoro, basandosi sulle sue esperienze precedenti e su ciò che è in grado di fare.
In genere però il colloquio non si limita a questo. Capita spesso che i candidati siano anche sottoposti a una sorta di test, volti a studiare l’atteggiamento del candidato.
Per cui, se a un eventuale colloquio ti dovessero fare un’eventuale domanda a trabocchetto, come “mentiresti per il bene dell’impresa”, sappi che chi ti fa il colloquio sta cercando di capire il tuo carattere e se potresti essere adatto all’azienda. Ma quale sarebbe la risposta migliore a questa domanda?
Una domanda che mette in difficoltà il candidato
Quando a un colloquio qualcuno fa una domanda a trabocchetto, è difficile riuscire a dare una risposta “lucida“. Sono domande che vengono fatte all’improvviso e che possono anche generare una certa ansia, considerando che da queste potrebbe dipendere l’esito del colloquio.
D’istinto la maggior parte delle persone si ritrova infatti a rispondere di “sì” a questa domanda, convinta che sia la risposta giusta, nonché quella con l’azienda vorrebbe sentire. In realtà però non è così. La risposta corretta a questa domanda a trabocchetto è infatti un’altra.

Non una risposta secca ma qualcosa di più elaborato
Non è neppure un “no” secco la risposta a questa domanda a trabocchetto, che apparentemente sembra innocua ma dalla quale potrebbe dipendere l’esito del colloquio. L’esperto di risorse umane, Andrea Ramos, ha infatti spiegato in un video Tik Tok che la risposta giusta alla domanda non è un’affermazione o una negazione secca, ma piuttosto qualcosa di più equilibrato.
Questa secondo lui è la risposta corretta, come riporta anche un articolo di “Europapress”: “Mi considero una persona abbastanza onesta, quindi se dovesse presentarsi una situazione difficile, cercherei una solazione che non comprometta l’integrità dell’azienda, dei clienti o mia”. Ma perchè questa è la risposta più corretta alla domanda? Questa riposta, come scrive il sito web, dimostra valori etici, impegno nei confronti dell’organizzazione e capacità di gestire situazioni difficili senza mentire. Se quindi a un eventuale colloquio l’ipotetico datore di lavoro dovesse farti questa domanda, sappi che questa è la risposta più adatta.