Bonus infissi, non commettere questo errore: lo sconto del 50% te lo sogni in cartolina | Vai in rovina

Bonus infissi, non commettere questo errore: lo sconto del 50% te lo sogni in cartolina | Vai in rovina

Bonus infissi (Fonte: Canva e Pixabay) - www.ildemocratico.com

Attenzione al bonus infissi, se commetti questo errore, lo sconto del 50% te lo sogni.

Il 2025 è l’anno ideale per chiunque voglia fare la ristrutturazione in casa o per cambiare infissi e lavori vari, visto che ancora per quest’anno otterrete il 50% di rimborso per la prima casa e il 36% per la seconda.

Dal prossimo anno infatti, la percentuale si abbasserà, per questo, fareste meglio a verificare tutto quello che potete svolgere, usufruendo del Bonus ristrutturazione, Ecobonus e così via.

Attenzione però a non commettere questo errore con il Bonus infissi, se no, al 50% di sconto dovrete dirgli addio. Ecco cosa dovrete fare assolutamente.

Cosa sapere del Bonus infissi

Come dicevamo, quest’anno è il momento giusto qualora doveste cambiare gli infissi o comunque fare dei lavori in casa, visti i diversi bonus e agevolazioni. Principalmente per questa necessità, potrete optare per due agevolazioni fiscali: il Bonus Ristrutturazione o l’Ecobonus.

Con il primo, potrete cambiare gli infissi soltanto se avete svolto una ristrutturazione, che sia quindi una manutenzione straordinaria, un restauro o una ristrutturazione edilizia, mentre con il secondo potrete optare per tutte quelle modifiche in casa che ne migliorano l’efficienza energetica. In questo caso infatti, ridurreste la dispersione termica, con i serramenti nuovi. Inoltre, vagliate bene la Legge di Bilancio 2025, in quanto saranno diversi gli aiuti che potrete sfruttare in merito ai lavori da fare in casa.

Come non commettere errori per il bonus infissi
Come non commettere errori per il bonus infissi (Fonte: Canva) – www.ildemocratico.com

L’errore da non commettere

Voi lo sapete qual è l’errore da non commettere in merito al bonus infissi se volete ottenere lo sconto del 50%? Se non volete dovergli dire addio, dovrete ricordarvi che il pagamento della suddetta spesa, andrà svolta con il “bonifico parlante”, cioè un tipo di trasferimento di denaro, che sia postale o bancario, la cui causale deve essere dettagliata con le informazioni del pagamento da parte del mittente.

Nella causale dovrete quindi inserire il richiamo alla normativa di detrazione fiscale, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita IVA o codice fiscale dell’azienda che esegue il lavoro. Ricordatevi inoltre di conservare tutta la documentazione necessaria da consegnare poi durante la dichiarazione dei redditi: fatture e ricevute dei pagamenti, dichiarazione di conformità, asseverazione tecnica, ricevuta dell’invio dell’ENEA e così via. Soltanto così potrete ottenere il rimborso in 10 rate annuali del medesimo importo da inserire nei vari 730. Questa procedura è fondamentale per non ricevere in seguito brutte sorprese, ma comunque fareste meglio a chiedere informazioni dettagliate al Caf o al Commercialista, in merito alla procedura corretta.