Posto di blocco over 65: chiedono a tutti il nuovo adesivo obbligatorio sul lunotto | Non farti cogliere con le braghe calate

Posto di blocco over 65: chiedono a tutti il nuovo adesivo obbligatorio sul lunotto | Non farti cogliere con le braghe calate

Anziano in auto (pexels) democratico.it

Sembrava impossibile, invece sta succedendo davvero. Da adesso in poi bisogna esporre l’adesivo sul lunotto per stare sicuri.

Negli ultimi mesi, i posti di blocco sono diventati una presenza sempre più costante sulle strade italiane. Il governo Meloni ha intensificato i controlli, puntando a garantire maggiore sicurezza e a far rispettare le modifiche del Codice della Strada. Almeno su carta.

Le nuove regole sono più rigide e prevedono sanzioni più severe per chi non le rispetta. Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha proposto ulteriori inasprimenti, sostenendo che una stretta maggiore possa ridurre significativamente gli incidenti e migliorare la disciplina stradale.

Tra le proposte, si parla di tolleranza zero per l’uso del cellulare alla guida, multe più salate per eccesso di velocità e controlli più frequenti su alcol e droghe. Tra questi provvedimenti, spicca quello dell’introduzione dell’alcolock, che ha fatto discutere in molti.

Differenza tra neopatentati e non

Anche per questioni relative alle patenti c’è molto da dire. In Italia, i neopatentati devono rispettare regole particolarmente stringenti. Nei primi tre anni dal conseguimento della patente, non possono guidare veicoli con potenza superiore ai 55 di cilindrata e devono attenersi a limiti di velocità ridotti.

Nello specifico, massimo 100 km orari in autostrada e 90 km orari su strade extraurbane principali. Inoltre, è obbligatorio esibire la “P” di principiante sul retro dell’auto, un avviso per gli altri conducenti a mantenere maggiore attenzione e pazienza. Ma adesso ci sono news.

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Neopatentati (pexels) democratico.it

La novità per gli over 65

Una novità significativa riguarda gli automobilisti over 65, che ora devono esibire sul lunotto posteriore della loro auto un adesivo con la lettera “S” di senilità, a quanto pare. Questa misura è pensata per favorire un’interazione stradale più distesa, dal momento che è tipico riscontrare una guida molto lenta da parte delle persone più anziane, talvolta innescando ira e frustrazione nell’automobilista in coda. In questo modo, si dovrebbero ridurre comportamenti di guida imprudenti causati da impazienza.

Alcune città italiane stanno considerando di estendere questo sistema di etichettatura ad altre categorie di conducenti per promuovere una guida più agevole a tutti. Tuttavia, questa idea e la introduzione stessa della “S” hanno sollevato i primi dibattiti: se da un lato tutto ciò è identificabile come un passo verso una società più inclusiva e rispettosa delle esigenze individuali, dall’altro c’è il rischio che venga percepito come una forma di discriminazione. Sia verso gli anziani, etichettandoli come guidatori peggiori, sia per le eventuali altre categorie. Il dibattito è eterno: servono o no le etichette?