Pagamento POS, nuove disposizioni da Banca d’Italia: fucilate di 4.000€ se dimentichi lo scontrino
![Pagamento POS, nuove disposizioni da Banca d’Italia: fucilate di 4.000€ se dimentichi lo scontrino](https://www.ildemocratico.com/wp-content/uploads/2025/02/POS-PIxabay-ildemocratico.it_-1024x576.jpg)
POS (PIxabay) - ildemocratico.it
![Strumento per il POS](https://www.ildemocratico.com/wp-content/uploads/2025/02/POS-PIxabay-ildemocratico.it_.jpg)
Arrivano le nuove disposizioni per chi usa il POS. Si rischiano 4.000 euro di multa se si dimentica lo scontrino.
Il POS è uno strumento che non può mancare all’interno di un negozio.
È la stessa legge che obbliga i negozianti a inserirlo. Nel 2012 ha infatti introdotto l’obbligo del POS per tutti i professionisti e le attività commerciali, con lo scopo di contrastare l’evasione fiscale e aumentare quindi la tracciabilità dei pagamenti.
Negli anni a seguire ha poi proposto una serie di regolamentazioni che possano migliorare la trasparenza dei pagamenti.
A queste se ne aggiunge una nuova, che “punisce” in modo pesante chi non la rispetta, facendogli pagare una sanzione che può arrivare ai 4.000 euro. Si tratta di una multa per chi dimentica lo scontrino.
Una multa per il commerciante che dimentica lo scontrino
La legge prevede che, l’obbligo per il commerciante che effettua la vendita, di rilasciare una ricevuta fiscale a chi compra, che registri la transazione che è stata effettuata. Prevede quindi il pagamento di una multa se questo non dispone di un registro di cassa.
Scatta la multa anche qualora il commerciante si rifiuta di far pagare un cliente con il POS, anche se si dovesse trattare dell’acquisto di una bottiglia d’acqua. Con questa nuova legge c’è però di più. Il commerciante viene multato anche quando dimentica di fare lo scontrino collegato al POS.
![Persona paga con il POS](https://www.ildemocratico.com/wp-content/uploads/2025/02/Pagare-con-POS-Pixabay-ildemocratico.it_.jpg)
Pena la multa e la sospensione dell’attività di licenza
Con la Legge di Bilancio 2025 sono cambiate anche delle disposizioni sull’utilizzo del POS, che secondo l’articolo 9 della Legge di Bilancio, dev’essere collegato al registratore di cassa. In pratica, se dal 1° gennaio 2026 un commerciante emette una ricevuta fiscale senza collegare il POS alla cassa, viene sanzionato con una multa che va dai 1.000 ai 4.000 euro, la stessa che il commerciante paga qualora manchi il registratore di cassa nel luogo in cui esercita la sua attività.
Il sito “Axerve.com” spiega nel dettaglio le conseguenze che questa mancanza può avere sul commerciante. “La lettera b) del comma 2 stabilisce che la sanzione amministrativa da 1.000 a 4.000, prevista per l’omessa installazione di apparecchi per l’emissione dello scontrino fiscale, venga applicata anche nel caso di mancato collegamento del POS, sia esso hardware o software, allo strumento mediante il quale vengono registrati, memorizzati e trasmessi, in modo aggregato, i dati dei corrispettivi e quelli dei pagamenti elettronici giornalieri.” Non solo, la lettera b) del comma 3, prevede che, in caso di mancato collegamento, “venga disposta la sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività, per un periodo da tre giorni a un mese.” C’è quindi poco da scherzare con questa nuova legge. È bene quindi che i commercianti “corrano ai ripari” acquistando uno strumento che risponda a queste esigenze e che integri o semplicemente colleghi il POS con il registratore di cassa.