Pensione, si materializza l’incubo peggiore: perdi tutti i contributi se non rispetti questi requisiti | Anche gli stacanovisti nei guai

Pensione, si materializza l’incubo peggiore: perdi tutti i contributi se non rispetti questi requisiti | Anche gli stacanovisti nei guai

Mani giunte di un pensionato stanco (pexels) democratico.it

L’incubo della pensione non finisce più: da adesso in poi è a rischio a meno che tu non faccia come ti dico.

In Italia, accumulare contributi per ottenere una pensione era davvero semplice nel corso degli anni passati, prima dell’avvento della globalizzazione. Il sistema previdenziale è adesso intricato e ricco di cavilli burocratici che spesso rendono difficile capire se e quando si riuscirà ad andare in pensione.

Il principio di base è che i lavoratori versano una parte del proprio stipendio all’INPS per ottenere, in futuro, un assegno pensionistico. Tuttavia, tra contributi obbligatori, figurativi, volontari e agevolati, orientarsi non è semplice. Inoltre, per alcune categorie lavorative, l’accesso alla pensione è più difficile.

Questo a causa di contratti discontinui o redditi troppo bassi, che non permettono di raggiungere le soglie minime richieste. Anche la riforma delle pensioni, tema sempre caldo nel dibattito politico, spesso non fa altro che aumentare la confusione, lasciando molti lavoratori incerti sul loro futuro.

Il futuro delle pensioni

Il problema delle pensioni in Italia non riguarda solo la complessità del sistema, ma anche la sua sostenibilità. A causa della denatalità, dell’invecchiamento della popolazione e della precarizzazione del lavoro, le generazioni più giovani rischiano di non avere una pensione adeguata.

I Millennial e la Gen Z sono spesso impiegati con contratti atipici, paghe basse e carriere lavorative discontinue, il che rende difficile maturare i contributi necessari. Inoltre, il numero di pensionati cresce rispetto a quello dei lavoratori attivi, aumentando la pressione sul sistema previdenziale. Insomma, chi riceverà la pensione tra 40 anni?

Scopri come fare per non perdere i tuoi contributi
Pensionato in crisi (pexels) democratico.it

Come non perdere i tuoi contributi?

Ne parla Brocardi.it. Non tutti sanno che in Italia è possibile perdere i contributi versati. Se non si raggiungono i requisiti minimi, infatti, il diritto alla pensione decade e le somme accumulate negli anni vengono, di fatto, perse. Per ottenere la pensione di vecchiaia, servono due requisiti fondamentali: aver compiuto 67 anni e aver versato almeno 20 anni di contributi. Tuttavia, non sempre un anno di lavoro equivale a un anno di contributi, poiché l’importo minimo richiesto varia ogni anno.

Per il 2024, ad esempio, è necessario guadagnare almeno 950 euro al mese per vedersi riconosciuto un anno di contributi. Per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996, oltre ai 20 anni di contributi, l’assegno pensionistico deve essere almeno pari a 535 euro mensili, altrimenti si dovrà attendere i 71 anni di età con almeno 5 anni di contributi per ricevere la pensione. Chi non riesce a raggiungere questi requisiti perde tutto ciò che ha versato. Ad esempio, un lavoratore con 800 euro di stipendio mensile per 20 anni rischia di perdere oltre 68.600 euro, mentre chi ha lavorato 10 anni con uno stipendio di 2.000 euro lordi potrebbe perdere fino a 85.800 euro. Insomma, informati!