Napoli, neonata di 9 mesi morta sbranata da un pitbull: la testimonianza del padre
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Napoli, neonata di 9 mesi morta sbranata da un pitbull: la testimonianza del padre (ildemocratico.com / pexels)
Tragedia a Napoli, neonata di 9 mesi muore sbranata da un pitbull. La dinamica
Un’altra tragedia ha come protagonisti una giovane famiglia, un bambino di tenera età ed un cane, ancora una volta di razza pitbull: questa volta è accaduta ad Acerra, i provincia di Napoli ed è successa intorno a mezzanotte del 15 febbraio 2025, quando la bambina si trovava a casa con il padre mentre la madre era al lavoro.
A riferire il primo racconto di quanto potrebbe essere successo è stato il padre della neonata che, parlando con la polizia, ha detto che stava dormendo con la piccola quando, al risveglio, l’ha trovata nel suo lettino in una pozza di sangue. Immediata la corsa al pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori ma inutile ogni tentativo di salvare la piccola, che è morta per le tragiche conseguenze dei morsi del pitbull: all’inizio, però, la sua versione era differente.
Neonata sbranata dal pitbull: cosa non torna
Al suo arrivo in ospedale, il padre della bambina ha raccontato che la neonata era stata sbranata da un cane randagio e che l’aggressione era avvenuta in strada. Ritenendo il racconto non compatibile con le evidenze, per via dei segni lasciati dall’animale sul corpo della neonata, gli investigatori hanno quindi incalzato il 25enne, che ha rivelato che in realtà ad aggredire la piccola è stato il pitbull di casa. Agli agenti il padre della neonata ha raccontato di essersi addormentato con lei intorno alle 22:30 e di essersi risvegliato circa un’ora dopo, ritrovando la piccola Giulia in una pozza di sangue.
Ad azzannarla sarebbe stato il pitbull di famiglia, ora in carico presso il servizio veterinario dell’Asl di competenza: nel frattempo, la procura di Nola ha aperto un’inchiesta e ha disposto l’autopsia sul corpo della neonata. Drammatico sarebbe stato anche l’incontro tra i due genitori, durante il quale la madre, che al momento della tragedia era al lavoro, avrebbe incolpato il compagno.
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I vicini di casa: “Si poteva evitare”
Ancora un volta, quindi, un cane finisce al centro di una tragedia che vede come vittima un bambino e, per di più, è di nuovo un pitbull. In questo caso, i vicini di casa dei genitori della piccola Giulia hanno dichiarato che, secondo loro, la tragedia si poteva evitare: anche l’estate scorsa quel cane si era reso responsabile di un’aggressione, questa volta ai danni di un altro cane, che avrebbe morso durante una fuga dall’appartamento.