Bidello molesta studentessa, ma poi frequenta un corso antiviolenza e risarcisce la scuola: pena sospesa
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Bidello molesta studentessa, ma poi frequenta un corso antiviolenza e risarcisce la scuola: pena sospesa (ildemocratico.com / pixabay)
Shock a Verona: bidello molesta studentessa, ma poi la pena gli viene sospesa
Quando i genitori lasciano i propri figli fuori da scuola, oppure quando li salutano fuori casa prima che prendano l’autobus che li porterà presso l’istituto al quale sono iscritti, spesso lo fanno nella totale certezza di lasciarli in un posto sicuro ed accogliente dove non solo verranno istruiti dal punto di vista nozionistico e culturale ma, soprattutto, dove verranno curati e protetti.
Non sempre, però, è così. Se si pensa agli omicidi di massa che spesso sconvolgono gli Stati Uniti, ad esempio, frequentemente questi accadono proprio all’interno di scuole e istituti superiori. Sebbene in Italia fortunatamente questi casi di cronaca non siano ancora così frequenti, di fatto anche qui le scuole alcune volte diventano veri e propri teatri dell’orrore: ecco cos’è successo, a tal proposito, in una scuola media di Verona.
Verona, studentessa molestata dal bidello: gli appostamenti e la gelosia
All’interno di una scuola media in provincia di Verona, a partire dal 2021, una studentessa iscritta al terzo anno ha iniziato a subire le molestie fisiche e verbali di un collaboratore scolastico impiegato presso il suo istituto di 56 anni. Secondo la sua testimonianza, negli anni l’uomo le avrebbe rivolto molti complimenti in relazione al suo aspetto fisico e, quando riusciva, le si avvicinava per accarezzarle il viso ed i capelli: nel tempo, la ragazza ha descritto la sua presenza come sempre più opprimente, con appostamenti fuori dall’aula e richieste di uscite insieme al di fuori dell’ambito scolastico. Quando poi un giorno il collaboratore scolastico l’ha vista in compagnia di un ragazzo le avrebbe chiesto spiegazioni, in preda ad una vera e propria scenata di gelosia.
La denuncia, però, è scattata solo nel 2024, quando la giovane è riuscita a farsi forza e a confessare tutto ai genitori. Per questo, il collaboratore scolastico è stato condannato ad una pena di un anno di reclusione per stalking, con le pene aggiuntive dell’obbligo di firma e di divieto di avvicinamento alla ragazza: tutto, però, è stato sospeso.
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Pena sospesa: cos’è successo
Poiché il collaboratore scolastico ha versato un lauto risarcimento alla scuola ed ha frequentato un corso antiviolenza, le pene nei suoi confronti sono decadute. Non si tratta, però, solo dell’anno di reclusione a cui era stato condannato ma anche delle sanzioni accessorie tra le quali spicca l’importantissimo divieto di avvicinamento alla ragazza, che ora si ritrova di nuovo all’interno dell’incubo di incontrarlo per strada.