Demenza senile, questo alimento che mangiamo tutti i giorni ti sgretola la memoria | Hai la porta aperta verso l’Alzheimer
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Persona confusa per via di demenza (pexels) democratico.it
Smetti immediatamente di mangiare questo alimento, se vuoi preservare la tua memoria. Non sai a cosa vai incontro ormai.
La vita è un viaggio che cambia con il tempo. Da giovani ci si sente invincibili, pieni di energia e pronti a conquistare il mondo. Si fanno progetti, si sogna in grande e si affrontano le sfide con entusiasmo. Poi arriva l’età adulta, e la realtà si fa più concreta: il lavoro, le responsabilità, le bollette da pagare.
La leggerezza dei vent’anni lascia spazio a un senso di dovere e di stabilità, che se da un lato porta soddisfazioni, dall’altro può essere opprimente. Infine, si diventa anziani. Il corpo si fa più debole, la mente non è più brillante come un tempo e il mondo sembra muoversi troppo in fretta.
Ci si stanca più facilmente, i ricordi a volte sfuggono e si diventa più fragili. Ma la terza età non è solo perdita, anzi. Uno dei grandi vantaggi dell’anzianità è la maturità emotiva. Dopo una vita di esperienze, si impara a relativizzare le cose e a non preoccuparsi più di tanto per le sciocchezze. Ma non è tutto.
I vantaggi della terza età
Finalmente con la terza età si conquista la libertà di dire ciò che si pensa senza farsi troppi problemi. Non si sente più la pressione sociale di dover piacere a tutti, e si inizia a vivere per se stessi. Le relazioni diventano più autentiche, i momenti di pace più preziosi.
Inoltre, la pensione porta con sé la libertà di fare ciò che si ama senza vincoli di tempo. Viaggi, hobby, nipoti: ci si può finalmente dedicare alle proprie passioni senza l’assillo del lavoro e delle responsabilità quotidiane. Non male, vero?
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No alla demenza: cosa non mangiare?
Elespanol.com ha diffuso la notizia. Con la vecchiaia c’è il rischio di sviluppare demenza senile o Alzheimer. Tuttavia, si è a un punto di svolta: uno studio presentato alla conferenza internazionale 2024 dell’Alzheimer’s Association ha rivelato che l’assunzione giornaliera di soli 28 grammi di carne rossa lavorata può aumentare il rischio di demenza del 14%. Pancetta, salsicce e salumi contengono nitrati e sodio, ma anche di grassi saturi. Questi componenti sono dannosi per la salute cardiovascolare e costituiscono il fattore chiave nello sviluppo di cancro e diabete di tipo 2.
Adesso però si è trovato un legame tra carne lavorata e demenza, rafforzato da ricerche che dimostrano che per ogni porzione aggiuntiva di questo tipo di alimento, i campioni analizzati hanno mostrato un invecchiamento cognitivo accelerato, equivalente a quasi 2 anni in termini di cognizione globale e memoria verbale. Ciò significa che le persone che consumano regolarmente questo tipo di alimenti non solo sono esposte a un rischio maggiore di sviluppare demenza, ma sperimentano anche un deterioramento più rapido delle loro capacità cognitive.