“Hanno bloccato i pagamenti di Marzo”: ti chiama la BANCA e ti viene l’infarto I Taglio netto dei tuoi soldi

Cosa vuol dire che hanno bloccato i pagamenti di marzo e che questi cittadini vedranno un netto minore di quello che si aspettavano?

I cittadini stanno vivendo un periodo molto delicato in merito alla questione economica familiare, visto che i rincari ci sono e toccano purtroppo ogni settore. Nessun escluso, lo vediamo al supermercato, nelle varie bollette, nel carburante e così via.

Inoltre molti stanno analizzando i vari bonus e agevolazioni che gli spettano in base alla nuova Legge di Bilancio, presentando l’ISEE aggiornato. Molti di questi aiuti infatti vengono inoltrati in automatico in base alla propria situazione reddituale e familiare, mentre per altri bisognerà fare richiesta.

Eppure non tutti erano a conoscenza di questo cambiamento che vedranno in banca. Cosa vuol dire che a marzo i pagamenti verranno bloccati? Facciamo chiarezza.

I bonus previsti nella Legge di Bilancio 2025

Prima di parlare della situazione di marzo per alcuni cittadini, volevamo ricordarvi che sono molteplici i bonus e agevolazioni che i cittadini potranno richiedere, dopo aver presentato l’ISEE aggiornato. Oltre al trattamento integrativo previsto per i dipendenti il cui importo varia in base al reddito annuo, il quale deve rispettare determinati scaglioni, esistono anche altri aiuti.

Per esempio parliamo del bonus nido, del bonus per le mamme lavoratrici, del bonus spese extrascolastiche, fino ad arrivare alle agevolazioni edilizie e così via. Fareste meglio a informarvi al vostro Caf di zona per avere l’elenco di tutti gli aiuti che potrete andare a richiedere.

Cosa cambia a marzo per questi cittadini

Visti i vari bonus per i cittadini, cosa vuol dire quindi che a marzo il netto per alcuni di loro che vedranno in banca sarà più basso? Precisiamo che i pagamenti non saranno bloccati come ha detto qualcuno in rete, semplicemente i pensionati vedranno il cedolino più basso rispetto a febbraio perché saranno riprese le trattenute per le addizionali regionali e comunali. Le addizionali regionali verranno trattenute in saldo per l’anno precedente e spalmate su più mesi da gennaio a novembre.

Da marzo si aggiungerà anche l’acconto per le addizionali comunali del 2025 che ridurrà ancora di più il netto pensionistico. Questa combinazione sarà particolarmente pesante per molti pensionati, i quali vedranno riduzioni differenti in base alla propria città di residenza e del reddito percepito. Come riportano da bitontotv.it, facendo un esempio per un pensionato romano che normalmente percepisce 1500 euro, già da marzo si vedrà sottratti circa 58 euro per via delle addizionali attivate.