Napoli, le coetanee la pestano a sangue sotto casa e i ragazzi riprendono con lo smartphone: vittima una 13enne

Napoli, le coetanee la pestano a sangue sotto casa e i ragazzi riprendono con lo smartphone: vittima una 13enne

Napoli, le coetanee la pestano a sangue sotto casa e i ragazzi riprendono con lo smartphone: vittima una 13enne (ildemocratico.com / pixabay)

Le botte, il sangue e le telecamere degli smartphone addosso: orrore a Napoli

Il tema della violenza tra giovani e giovanissimi è purtroppo molto attuale, così come quello del bullismo che spopola nelle scuole di tutt’Italia e che sembra apparentemente inarrestabile. Difficile trovarne una causa, quindi complesso gestirlo ed estirparlo: a Napoli, nelle scorse ore, una studentessa di seconda media è finita vittima di un’aggressione brutale  e spietata.

A metterla in atto alcune compagne di classe che, con lei, frequentano una scuola secondaria di primo grado di Marano, in provincia di Napoli. La vicenda è stata resa nota dal deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli, al quale la madre della ragazza si è rivolta dopo aver sporto denuncia.

Secondo quanto raccontato dalla 13enne in sede di denuncia, lo scorso 27 febbraio si trovava a casa quando alcune compagne avrebbero citofonato chiedendole di scendere in strada, così da parlare con lei: a quel punto, però, la trappola micidiale.

L’aggressione brutale e i ragazzi che la filmavano con lo smartphone

Quando la ragazza è uscita di casa ed è scesa in strada si sarebbe trovata di fronte alcune coetanee che avrebbero subito iniziato a prenderla a calci e pugni. La prima ad aggredirla, tirandole i capelli e colpendola allo stomaco e al volto, sarebbe stata una 13enne non appartenente alla sua classe. Con lei, altre giovanissime e anche alcuni ragazzi che, mentre loro malmenavano la giovane vittima, riprendevano tutto con lo smartphone, così da avere il video della spedizione punitiva.

Il video dell’aggressione è stato quindi subito postato sul web e, tra i tanti a cui è arrivato, c’è purtroppo anche la madre della 13enne vittima della spedizione punitiva. Ecco le parole di Borrelli: “È stata vittima non di una semplice aggressione ma, a quanto sembra, di una punizione umiliante.

Persona che guarda lo smartphone
L’aggressione brutale e i ragazzi che la filmavano con lo smartphone (ildemocratico.com / pexels)

La richiesta della famiglia

Saputo cosa fosse accaduto alla figlia, la madre dell’adolescente ha subito sporto denuncia e si è rivolta al deputato di Alleanza Verdi Sinistra per avere sostegno. “Abbiamo chiesto che vengano identificati tutti i protagonisti di questo atto criminale, da chi ha teso l’agguato a chi ha picchiato (sembra che non sia la prima volta che lo fa) e a chi ha filmato” ha sottolineato Borrelli, rimarcando che la giovane età delle ragazzine che hanno messo in atto tale violenza rende ancora più allarmante e preoccupante il tutto. “Si ispira al modus operandi della peggiore criminalità“, conclude.