Mara Favro, il Dna lo conferma: le ossa trovate nei boschi della Val Susa sono sue. Il punto delle indagini

Mara Favro, il Dna lo conferma: le ossa trovate nei boschi della Val Susa sono sue. Il punto delle indagini

Mara Favro, il Dna lo conferma: le ossa trovate nei boschi della Val Susa sono sue. Il punto delle indagini (ildemocratico.com / Foto da Facebook @Mara Favro)

A un anno dalla scomparsa, è stata ritrovata Mara Favro: sue le ossa rinvenute in Val Susa

Scomparsa l’8 marzo 2024, con una puntualità quasi spaventosa, a distanza di un anno Mara Favro è stata ritrovata, ma di certo non come ci si augurava. Sebbene il sospetto di parenti, amici e non solo fosse che l’epilogo fosse proprio questo, ciò che tutti si auguravano è che Mara Favro fosse ancora viva, da qualche parte: le ultime novità, però, hanno spento ogni speranza.

I resti ossei ritrovati nei boschi di Gravere, nell’alta Val di Susa, nei giorni scorsi appartengono infatti a Mara Favro: dopo giorni di attesa, infatti, le analisi hanno confermato ciò che i più temevano e hanno potuto finalmente restituire ciò che resta del corpo della donna ai suoi cari, che da un anno la cercano e chiedono per lei verità.

La procura di Torino, dopo la conferma, ha notificato un’ordine di accertamenti tecnici irripetibili ai famigliari di Mara, assistiti dall’avvocato Robert Taraniti. La notifica, però, è arrivata anche ai due soggetti indagati: si tratta di Vincenzo Milione, il gestore della pizzeria dove la donna lavorava e di Cosimo Esposito, l’ex pizzaiolo del locale.

Il punto delle indagini sulla morte di Mara Favro

Il caso della scomparsa e della morte di Mara Favro è sulle prime pagine di cronaca nera da un anno. Partendo dall’ultima certezza, cioè dai ritrovamenti ossei, questi sono stati rinvenuti in una zona molto impervia che si trova a poche decine di metri dalla pizzeria Don Ciccio di Chiomonte presso cui la donna lavorava. Già da diversi giorni le ricerche si concentravano in quella zona: una cella telefonica presente in quell’area, infatti, aveva agganciato l’ultimo segnale GPS del telefono della donna.

Al momento, gli indagati sono due e le loro versioni sono state fin da subito contrastanti, in merito alla sera dell’8 marzo 2024, quella in cui Mara Favro è scomparsa. Il prossimo step che aiuterà gli inquirenti a capire qualcosa di più in merito alle cause della morte della donna sarà l’autopsia, il cui incarico verrà disposto il 12 marzo 2025.

Polizia
Il punto delle indagini sulla morte di Mara Favro (trading.it / pixabay)

Le accuse sul titolare della pizzeria

Il titolare della pizzeria di Don Ciccio di Chiomonte non è nuovo alle vicende legali. Dopo 3 mesi dalla scomparsa di Mara, infatti, una cameriera che lavorava anche lei nel locale aveva presentato denuncia contro di lui accusandolo di violenza sessuale ed estorsione: la Procura di Torino, per questa vicenda, ha chiuso le indagini.

Dati le nuove consapevolezze in merito alla morte di Mara Favro, però, per lui le cose potrebbero complicarsi, anche solo per quanto riguarda le attenzioni e gli accertamenti: si apre un nuovo capitolo.