Allarme sanità pubblica: più di un anno di attesa per una mammografia. L’inchiesta di Altroconsum

Allarme sanità pubblica: più di un anno di attesa per una mammografia. L’inchiesta di Altroconsum

Allarme sanità pubblica: più di un anno di attesa per una mammografia. L'inchiesta di Altroconsumo (ildemocratico.com / pexels)

La conseguenza più grave è quella della rinuncia alla prevenzione: allarme sanità pubblica

La crisi non è di certo nuova ma ogni analisi preoccupa sempre di più: la sanità pubblica italiana, infatti, è in una fase decisamente di fatica e non riesce più ad assicurare ai suoi cittadini visite ed esami in tempi ragionevoli, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione e la cura delle principali patologie.

A denunciarlo, di nuovo, è un’analisi di Altroconsumo che rivela che più della metà delle visite, il 52%, e più di un terzo degli esami, il 36%, non rispettano i tempi stabiliti dalla legge: l’attesa media è di più di 105 giorni. L’allarme maggiore scatta per le prestazioni urgenti: quelle con la priorità “U”, che andrebbero svolte entro 72 ore, nel 76% dei casi sfora abbondantemente questo limite di tempo.

Il nodo della prevenzione

Uno dei ruoli più importanti della sanità pubblica è quello di garantire ai cittadini visite specialistiche volte alla prevenzione di alcune patologie che, se prese in tempo, possono essere più facilmente curabili e risolvibili. Ne è un esempio la mammografia, che viene consigliata proprio per la prevenzione del tumore alla mammella o la colonscopia, che si svolge invece per il cancro al colon retto. Un altro esempio, sempre più attuale, è quello della visita dermatologica, il cosiddetto controllo dei nei: il melanoma della pelle, infatti, è sempre più diffuso.

Ebbene, tutte e tre queste visite di prevenzione vengono svolte, in media, con più di un anno di attesa: ciò significa che, al momento della prenotazione, il paziente trova come primo appuntamento libero un giorno e un orario dell’anno successivo. Risulta chiaro che, con attese del genere, la prevenzione viene a mancare: in un anno, infatti, una lesione che può essere minima e risolvibile può complicarsi e peggiorare nettamente.

Medico
Il nodo della prevenzione (ildemocratico.com / pexels)

Il ricorso alla sanità privata

In un contesto del genere, i cittadini che possono permetterselo ricorrono alla sanità privata: a fronte di esborsi non indifferenti, in questo modo riescono ad assicurarsi visite ed esami specialistici in tempi ragionevoli. Dall’altro lato, però, chi non può permetterselo non ha altra possibilità che l’attesa e la speranza, nel frattempo, che non emerga un’urgenza o una problematica di qualsiasi tipo.

Il 3% degli intervistati da Altroconsumo, infatti, ha ammesso di aver dovuto rinunciare ad un esame o a una visita a causa della lunga attesa e, dall’altro lato, dei costi della sanità privata. Il panorama, quindi, non è di certo roseo.