Milano, strangola a morte la madre 75enne e poi finge che la causa del decesso sia una caduta: arrestato il figlio 48enne

Milano, strangola a morte la madre 75enne e poi finge che la causa del decesso sia una caduta: arrestato il figlio 48enne (ildemocratico.com / pixabay)
Prima l’avrebbe strangolata a morte, poi avrebbe finto l’incidente domestico: arrestato
Inizialmente sembrava che la donna, 75enne residente in via Adolfo Wildt in zona Lambrate a Milano, fosse morta a causa di un incidente domestico, una banale caduta che però vista l’età e le condizioni di salute si sarebbe rivelata per lei fatale. A distanza di due mesi di indagini, però, la verità è emersa con forza: non si è trattato di morte accidentale, ma di omicidio.
A finire in manette con l’accusa di averle tolto la vita è il figlio, un uomo di 48 anni, che la sera tra il 12 e il 13 gennaio le avrebbe messo le mani al collo e l’avrebbe strangolata. Separato e con problemi finanziari, l’avrebbe quindi uccisa per poi fingere un incidente domestico: ecco come sono andate le indagini e qual è, secondo gli inquirenti, il movente.
Uccide la madre 75enne: i problemi finanziari alla base del delitto
Secondo chi indaga, alla base del violento matricidio che ha sconvolto tutta Milano all’alba dell’11 marzo, quando la polizia ha arrestato il 48enne con l’accusa di aver ucciso la madre e di aver anche messo in atto dei maltrattamenti, ci sarebbero i problemi finanziari dell’uomo stesso. Gli inquirenti, infatti, hanno riscontrato che, dopo il delitto, l’uomo avrebbe effettuato un bonifico dall’importo di 30mila euro dal conto della madre al suo. Dopo il delitto, era stato lui stesso a chiamare i soccorsi, raccontando agli agenti di averla trovata riversa sul pavimento.
Gli inquirenti, però, fin da subito hanno notato qualcosa di strano: dopo una separazione difficile dall’ormai ex moglie, il 48enne era tornato da un po’ di tempo a vivere dall’anziana madre ma i rapporti sembravano tesi, tant’è che i vicini hanno segnalato diverse liti.

Il nodo del bonifico
Uno dei pilastri su cui si basano le accuse contro il figlio della vittima è il bonifico da 30mila euro che l’uomo avrebbe fatto subito dopo la morte della madre, dal conto di lei verso il suo personale. Interrogato in merito, il 48enne non ha risposto alle domande degli inquirenti.
L’autopsia disposta dalla pm ha poi confermato quanto gli agenti già sospettavano da due mesi: a togliere la vita alla donna non è stata una caduta accidentale ma uno strangolamento. Il figlio 48enne, quindi, si trova ora in stato di arresto con l’accusa di maltrattamenti e omicidio.