Doppia trattenuta in Busta paga a Marzo 2025: si prendono metà del tuo stipendio I Non arrivi neanche a pagarti il mutuo questo mese

Persona nel panico (pexels) democratico.it
Ti trattengono lo stipendio e non potrai fare nulla per impedirlo. Ecco cosa ti succederà a marzo 2025.
Ci siamo: la primavera non porta solo il bel tempo, ma anche l’inevitabile appuntamento con la dichiarazione dei redditi. Ogni anno, milioni di italiani si ritrovano a fare i conti con il temuto Modello 730, cercando di destreggiarsi tra detrazioni, deduzioni e scadenze.
La burocrazia italiana, si sa, non brilla per semplicità, e spesso compilare il 730 diventa un vero e proprio percorso a ostacoli. C’è chi si affida alla propria memoria e chi tenta il fai-da-te con risultati alterni, finendo in un labirinto di sigle e percentuali incomprensibili.
Per non parlare delle continue modifiche normative che rendono ogni dichiarazione diversa dalla precedente.
E, ovviamente, c’è sempre quella piccola speranza di ricevere un rimborso, anche se spesso si trasforma in un’amara realtà fatta di pagamenti aggiuntivi.
Il Caf: l’ancora di salvezza
Fortunatamente, per chi non vuole impazzire tra codici fiscali e calcoli complicati, esistono i Centri di Assistenza Fiscale. Questi uffici, sparsi in tutta Italia, sono il punto di riferimento per chi si sente sopraffatto dalla burocrazia. Qui, gli esperti del settore aiutano i contribuenti a compilare la dichiarazione correttamente, evitando errori che potrebbero costare caro.
Il servizio è spesso gratuito o a costi ridotti, e permette di evitare grattacapi, lasciando il lavoro ai professionisti. Per molti, il CAF è un appuntamento fisso: un’oretta in fila, qualche firma, e il gioco è fatto. Almeno fino all’anno prossimo.

La trattenuta di marzo
Lo spiega molto bene Today.it. A marzo 2025 arriverà un’altra brutta sorpresa per i lavoratori dipendenti: la doppia trattenuta in busta paga. Questo fenomeno si verifica ogni anno e porta a una riduzione dell’importo netto dello stipendio rispetto ai mesi precedenti. Ma come funziona esattamente? A dicembre, infatti, non vengono applicate trattenute sulle addizionali locali, facendo risultare lo stipendio più alto. Da gennaio, però, ripartono le trattenute per il saldo dell’anno precedente e, da marzo, si aggiunge anche l’acconto per l’anno in corso. Il risultato?
Uno stipendio inferiore rispetto a febbraio, proprio a causa di questa doppia trattenuta. In Italia, il datore di lavoro trattiene ogni mese non solo l’Irpef, ma anche le addizionali locali dovute a Regioni e Comuni. Le trattenute vengono effettuate in due modi: con l’addizionale regionale, ossia una trattenuta in saldo per l’anno precedente, da gennaio a novembre; e l’addizionale comunale, una trattenuta sia in saldo per l’anno precedente, sia in acconto per l’anno in corso. L’importo della riduzione varia in base alla percentuale applicata dal Comune di residenza, che oscilla tra lo 0,2% e lo 0,8%, con alcune eccezioni come Roma, dove arriva allo 0,9%.