Edoardo Bove senza filtri, il ricordo nitido di quelle ore d’angoscia: “Ho preso tutti a morsi in ambulanza”

Edoardo Bove senza filtri, il ricordo nitido di quelle ore d’angoscia: “Ho preso tutti a morsi in ambulanza”

Edoardo Bove senza filtri, il ricordo nitido di quelle ore d'angoscia: "Ho preso tutti a morsi in ambulanza" (ildemocratico.com / Foto da Facebook @ACF Fiorentina)

Il malore, la corsa in ospedale e la paura folle: Edoardo Bove si racconta, dopo quattro mesi

Classe 2002, Edoardo Bove è un centrocampista che, in prestito dalla Roma, fino al 1° dicembre 2024 ha militato nella Fiorentina. Quel giorno, però, un malore occorso durante il match in casa contro l’Inter ne ha in qualche modo irrimediabilmente cambiato la carriera: vittima di un arresto cardiaco al 14° minuto di gioco, viene trasportato d’urgenza all’ospedale di Careggi e viene ricoverato in terapia intensiva.

Dimesso dall’ospedale 14 giorni dopo il malore, Edoardo Bove si ritrova a dover convivere con un defibrillatore cardiaco sottocutaneo che, impiantatogli durante un intervento chirurgico, al momento per le regole vigenti in Italia gli impedisce di sottoporsi ad una visita medica sportiva agonistica e, quindi, di tornare a giocare per la Fiorentina o per qualsiasi altra squadra italiana.

A distanza di quasi quattro mesi da quel malore, Edoardo Bove si è lasciato andare ad una lunga intervista al Basement, il podcast di Gianluca Gazzoli e qui ha raccontato ciò che ricorda di quel giorno, ciò che è il suo presente e cosa si augura per il suo futuro.

Edoardo Bove, il racconto del malore dal suo punto di vista

Durante la lunga intervista concessa a Gianluca Gazzoli, speaker radiofonico e conduttore del podcast Basement, Edoardo Bove ha raccontato che di quel giorno ricorda ampi giramenti di testa, anche 15 minuti prima del fischio d’inizio del match. Non dandogli troppo peso, però, ha iniziato a giocare, anche perché non percepiva alcun altro sintomo, men che meno cardiaco. Cercando di riprendere fiato, ha finto di doversi allacciare le scarpe e si è abbassato intorno al 14° minuto della partita ma, rialzandosi, è poi caduto a terra, senza sensi.

Poi, quando mi sono svegliato in ospedale mi toccavo le gambe, la testa, pensavo di aver fatto un incidente ma non sentivo niente al cuore” ha raccontato, aggiungendo che durante il viaggio in ambulanza, secondo quanto gli hanno detto i sanitari, ha avuto una brutta reazione alla rianimazione ed ha preso a morsi chiunque fosse lì con lui. Di tutto ciò, però, non si ricorda niente.

Edoardo Bove, cosa si ricorda del malore
Edoardo Bove, il racconto del malore dal suo punto di vista (ildemocratico.com / Foto da Facebook @ACF Fiorentina)

Qual è il futuro di Edoardo Bove

Al momento, il futuro di Edoardo Bove è incerto. Il giovane centrocampista, infatti, non sa se dovrà convivere per sempre con il defibrillatore sottocutaneo o se, invece, a un certo punto gli proporranno di rimuoverlo. Nella sua testa e nel suo cuore, però, rimane sempre e solo il calcio, che spera di poter ritornare presto a praticare sia come sport che come lavoro.