Finisce in una chat di messaggi anonimi, 13enne vittima di cyberbullismo: dietro a quegli insulti le sue compagne di classe

Finisce in una chat di messaggi anonimi, 13enne vittima di cyberbullismo: dietro a quegli insulti le sue compagne di classe

Finisce in una chat di messaggi anonimi, 13enne vittima di cyberbullismo: dietro a quegli insulti le sue compagne di classe (ildemocratico.com / pexels)

Vittima di cyberbullismo, 13enne confessa tutto: chi si celava dietro agli account anonimi

Il cyberbullismo è ormai una triste realtà con la quale i più giovani, gli educatori e le famiglie devono fare i conti periodicamente. Lo spopolare di chat ed applicazioni che, anche in modo del tutto anonimo, consentono di inviare messaggi di testo e note audio di qualsiasi tipo ha aumentato drasticamente questo tipo di comportamento che, sebbene si sappia sia scorretto ed anche dannoso, purtroppo è difficile da eradicare completamente.

Nelle scorse ore, a Modena, i genitori di una 13enne hanno scoperto proprio da lei che era finita vittima di una chat nella quale tutti la prendevano in giro e le rivolgevano pesantissimi messaggi di odio. A scriverli delle persone che, però, si nascondevano dietro alla possibilità di mantenere anonimi il proprio nome e il proprio cognome. Ecco come hanno agito i genitori della 13enne e cosa hanno scoperto.

13enne vittima di cyberbullismo: la scoperta dei genitori

Meglio vederla soffrire dissanguata“, hanno scritto in uno dei tanti messaggi di odio che le hanno rivolto contro. “Fai pena, fai schifo, ti odio” si legge ancora, in un’altra conversazione. A raccontare queste atrocità Il Resto del Carlino: l’adolescente, che frequenta la terza media di un istituto di Modena, è finita al centro di una chat gestita da account totalmente anonimi nel quale scopo comune era quello di denigrarla ed insultarla. L’applicazione si chiama Helopal e, come molte altre, si distingue per permettere ai suoi utenti di inviare e ricevere risposte anonime che, nel caso della 13enne di Modena, sfioravano addirittura l’istigazione al suicidio.

Ci siamo accorti subito di ciò che stava accadendo perché nostra figlia era molto chiusa in se stessa, si era isolata nella classe” ha raccontato la madre della 13enne. Fortunatamente, la figlia si è poi presto aperta con i suoi genitori ed ha mostrato loro gli screenshot delle chat contenenti quei messaggi, scritti dalle sue stesse compagne di classe. L’identità di quegli account anonimi l’aveva scoperta proprio grazie alle stesse autrici di quei messaggi che, a scuola, le avevano mostrato ciò che si diceva di lei su quell’applicazione.

13enne vittima di cyberbullismo
13enne vittima di cyberbullismo: la denuncia, poi ritirata (ildemocratico.com / pexels)

Una denuncia, poi ritirata

Non appena i genitori della ragazza hanno scoperto quanto loro figlia subiva da tempo, hanno sporto denuncia presso i Carabinieri della zona. La procedura, però, non si è poi concretizzata poiché la Polizia Postale ha preferito andare a parlare direttamente con le ragazze ed i ragazzi che avevano scritto quei messaggi colmi d’odio, sperando che capissero i loro errori e non li ripetano mai più.