Torino, professore arrestato per violenza sessuale sugli studenti: ascoltati 40 ragazzi

Torino, professore arrestato per violenza sessuale sugli studenti: ascoltati 40 ragazzi (ildemocratico.com / pexels)
Arrestato per violenza sessuale sugli studenti, professore di Torino ai domiciliari: le accuse
Quando i genitori vedono entrare i propri figli all’interno dell’istituto scolastico, sicuramente provano un senso di sollievo e di sicurezza, sapendoli affidati alle cure e all’attenzione di persone competenti e precise che sapranno non solo guidarli nell’insegnamento e nella crescita ma anche nella gestione di eventuali emergenze, personali o sociali.
Purtroppo, però, non è sempre così. L’America, per esempio, ne è la prova con i casi di school shooting che, non frequentemente ma purtroppo periodicamente, dominano la cronaca e sconvolgono il mondo intero. Sebbene in Italia, fortunatamente, sia decisamente poco probabile che qualcuno entri armato in una scuola e semini morte e panico, anche per via della forte regolarizzazione sulle armi che vige nel nostro Paese, comunque i rischi non sono a zero.
A Torino, per esempio, nelle scorse ore un professore italiano di circa 50 anni è stato messo agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale sugli studenti. Già diversi mesi fa l’allontanamento dall’istituto scolastico e la sospensione dalle attività di insegnamento: ecco di cosa è accusato.
Palpeggiamenti e carezze indesiderate: le accuse degli studenti
Al momento l’indagine è affidata ai Carabinieri della compagnia di Venaria Reale, i quali hanno già ascoltato una quarantina di studenti nel corso delle indagini, che non sono ancora concluse. Il docente, che lavorava all’Istituto Superiore Fermi-Galilei di via San Giovanni Bosco di Ciriè in provincia di Torino, è accusato dai suoi studenti di palpeggiamenti frequenti ed indesiderati, nonché di toccate spiacevoli e non richieste: non si parlerebbe, però, di rapporti sessuali completi.
A coordinare le indagini è il pubblico ministero Ludovico Bosso della procura di Ivrea, che sta cercando di ricostruire esattamente quanto accaduto, il numero di eventuali vittime e la dinamica degli eventi. Ecco però cos’ha detto, in merito, il dirigente scolastico dell’istituto presso cui il professore lavorava.

Il parere del dirigente scolastico
Il dirigente scolastico Vincenzo Giammalva ha espresso dispiacere per quanto accaduto e si affida al lavoro delle autorità competenti per accertare responsabilità e colpe. Inoltre, Giammalva esprime vicinanza a tutti gli studenti eventualmente coinvolti da questa situazione e assicura che metterà in atto ogni strategia utile a riportare tranquillità e serenità nell’ambiente scolastico. “Invito tutta la comunità scolastica a non farsi coinvolgere nel dibattito mediatico che vede su piattaforme social e di messaggistica istantanea un terreno fertile per esprimere giudizi che ora non possono che essere al vaglio delle autorità competenti, penali e amministrative“, ha poi concluso.