ULTIM’ORA: “Pensionati, ridateci indietro i soldi”: comunicato ufficiale INPS, gli anziani sono costretti a restituire tutto I Cifre a 3 zeri, non puoi pagarti neanche per le medicine

ULTIM’ORA: “Pensionati, ridateci indietro i soldi”: comunicato ufficiale INPS, gli anziani sono costretti a restituire tutto I Cifre a 3 zeri, non puoi pagarti neanche per le medicine

Pensionato arrabbiato (pexels) democratico.it

I pensionati non sono più tutelati ormai, perché hanno diversi debiti con l’INPS che adesso batte cassa. E forte.

Andare in pensione è un traguardo agognato da molti, il momento in cui finalmente si può mettere da parte la sveglia e godersi il tempo libero. Tuttavia, il sistema pensionistico italiano presenta luci e ombre. Da un lato, c’è la garanzia di un reddito dopo una vita di lavoro, un sostegno essenziale per affrontare la vecchiaia con dignità.

Dall’altro, c’è il continuo mutamento delle regole del gioco, che lascia spesso i lavoratori nell’incertezza. Uno dei problemi principali è l’età pensionabile che, con le varie riforme, si è alzata nel tempo, costringendo molti a lavorare più a lungo di quanto avessero previsto.

Inoltre, c’è il nodo delle pensioni future. I giovani di oggi, con carriere spesso discontinue e precarie, rischiano di ricevere assegni decisamente inferiori rispetto a quelli delle generazioni precedenti. E una volta pensionati, la situazione non è sempre rosea.

Come si calcola la pensione?

Il sistema pensionistico italiano si basa su un principio contributivo: l’assegno pensionistico dipende dai contributi versati durante la vita lavorativa. In passato, si utilizzava il metodo retributivo, che calcolava la pensione sulla base degli ultimi stipendi percepiti, ma oggi si applica il metodo contributivo per tutti.

Il calcolo avviene considerando l’ammontare dei contributi versati e applicando un coefficiente di trasformazione legato all’età di uscita dal mondo del lavoro. In sostanza, più tardi si va in pensione, maggiore sarà la pensione mensile. Inoltre, alcuni lavoratori possono beneficiare di integrazioni e maggiorazioni, ma spesso con paletti rigidi reddituali.

Scopri quanto devi ridare all'INPS
Pensionati (pexels) democratico.it

Ridate i soldi all’Inps

Lo ha diffuso Investireoggi.it. Come se non bastassero i problemi già esistenti, ogni anno si ripresenta una vecchia questione: l’INPS che chiede indietro dei soldi ai pensionati. Molti, in questi giorni, stanno ricevendo raccomandate in cui l’ente previdenziale comunica di aver erogato somme superiori a quelle dovute e pretende la restituzione di cifre che possono arrivare anche a migliaia di euro. Le motivazioni possono essere diverse: errori nel calcolo dell’assegno, variazioni reddituali non comunicate, o ricalcoli successivi dell’INPS.

Questo può trasformarsi in un vero incubo per chi già fatica ad arrivare a fine mese. Non è raro che queste somme corrispondano a intere mensilità, mettendo in difficoltà economica chi riceve la richiesta di rimborso. Le possibilità per i pensionati in queste situazioni sono due: o l’INPS ha effettivamente commesso un errore e bisogna fare ricorso per dimostrarlo, oppure il pensionato non ha inviato alcune comunicazioni obbligatorie e deve trovare una soluzione per dilazionare la restituzione. In ogni caso, il consiglio è di rivolgersi a un patronato!