“Ad Aprile vi aumentiamo lo stipendio”: Meloni firma la PAX FISCALE, buste paga più ricche per gli italiani senza fare niente

Persona felice dellìaumento (pexels) democratico.it
Incredibile ma vero: dal mese di aprile ti ritroverai con più soldi in busta paga ma senza aver fatto nulla per meritarlo.
Ogni mese, come un rito ormai consolidato, i lavoratori attendono l’arrivo della tanto agognata busta paga. È lì che, nero su bianco, compare lo stipendio, la cifra che rappresenta il frutto del duro lavoro svolto nei trenta giorni precedenti. Peccato che quella cifra sia spesso più bassa di quanto ci si aspetti.
Su ogni stipendio gravano tasse, contributi previdenziali e trattenute varie che ridimensionano il compenso netto percepito. Insomma, il lordo sembra sempre generoso, ma quando si passa al netto, l’entusiasmo cala. E così, tra Irpef, Inps e altre sigle misteriose, buona parte del guadagno se ne va prima ancora di toccare il conto corrente.
Il metodo di pagamento è mensile, puntuale, con accredito diretto sul conto, e per molti lavoratori dipendenti è una vera manna dal cielo. Ma dietro alla magia della busta paga si cela una macchina complessa di calcoli, detrazioni e versamenti che fanno sì che il netto sia solo una parte di quello che il datore di lavoro versa effettivamente.
È tempo di 730
Se c’è una cosa che accomuna milioni di italiani, oltre al caffè mattutino, è il momento della dichiarazione dei redditi. Con l’avvicinarsi della stagione fiscale, è il momento di tirare fuori scontrini, ricevute e fatture per cercare di recuperare un po’ di quei soldi che ogni mese salutiamo con la busta paga.
Detrazioni per spese sanitarie, scolastiche, mutui e chi più ne ha, più ne metta: ogni voce può fare la differenza nel 730. Il tutto, ovviamente, con l’aiuto di un commercialista, di un Caf o, per i più temerari, direttamente tramite il portale online dell’Agenzia delle Entrate.

La pax fiscale
Lo ha diffuso Money.it. È giunto il momento di dare una buona notizia: ad aprile, la busta paga sarà più ricca per molti lavoratori del settore pubblico. Grazie alla cosiddetta “pax fiscale”, ovvero l’indennità di vacanza contrattuale (Ivc), oltre 3,6 milioni di dipendenti pubblici vedranno un incremento dello stipendio. Questa somma rappresenta un anticipo sugli aumenti previsti dal prossimo rinnovo del contratto, che coprirà il triennio 2025-2027. E non finisce qui: a luglio arriverà un ulteriore incremento.
Il motivo di questo bonus? Il contratto della Pubblica Amministrazione risulta scaduto e, in attesa del rinnovo ufficiale, la legge di Bilancio 2025 ha stabilito di aumentare temporaneamente l’indennità. Di solito l’Ivc è una piccola aggiunta in busta paga, ma quest’anno la percentuale è stata raddoppiata, regalando un po’ di respiro ai lavoratori. Attenzione, però: questi soldi non sono un regalo, ma un anticipo sugli aumenti futuri. Quando il nuovo contratto sarà ufficialmente firmato, l’Ivc verrà sottratta dagli arretrati.