ULTIM’ORA – EMERGENZA NAZIONALE: tracollo improvviso, famiglie in mezzo alla strada I Italiani in lacrime e senza un euro in tasca

ULTIM’ORA – EMERGENZA NAZIONALE: tracollo improvviso, famiglie in mezzo alla strada I Italiani in lacrime e senza un euro in tasca

Senzatetto (pexels) democratico.it

Non hai idea di ciò che sta capitando nel mondo: adesso gli italiani si ritrovano con una bella gatta da pelare.

Negli ultimi anni, la povertà in Italia ha assunto contorni sempre più preoccupanti. Secondo l’ISTAT, nel 2024 oltre 5,6 milioni di persone vivevano in condizioni di povertà assoluta, un dato che rappresenta circa il 9,7% della popolazione.

Se si guarda indietro di dieci anni, nel 2014 la percentuale era del 6,8%, segno che la situazione è peggiorata invece di migliorare. Il fenomeno non risparmia nessuno: giovani, anziani, famiglie con figli, lavoratori precari e pensionati. Il costo della vita è aumentato esponenzialmente, con il prezzo degli alimenti e delle utenze in continua ascesa.

Mentre i salari sono rimasti pressoché invariati. Il divario tra Nord e Sud resta evidente: nel Mezzogiorno il tasso di povertà assoluta supera il 12%, a fronte del 7% del Centro. La pandemia, la crisi energetica e l’inflazione hanno ulteriormente aggravato una situazione già critica, spingendo migliaia di famiglie verso una condizione di emergenza economica cronica.

Le concause della povertà

Dietro la crescita della povertà ci sono molteplici fattori: precarietà del lavoro, stipendi bassi, aumento del costo della vita e difficoltà di accesso ai servizi essenziali. Una delle categorie più colpite è quella dei giovani lavoratori e delle famiglie monoreddito.

Sempre più spesso, chi ha meno di 35 anni fatica a trovare un impiego stabile e ben retribuito, con molti costretti ad accettare contratti a tempo determinato o lavori saltuari. Il fenomeno dei “working poor” è ormai diffuso: persone che, pur avendo un’occupazione, non riescono a coprire le spese minime per vivere dignitosamente.

Scopri cosa succede alle famiglie italiane: tutte povere
Povertà (pexels) democratico.it

Famiglie a spasso

Managementcue.it ha diffuso la notizia. Negli ultimi mesi, una delle principali realtà produttive italiane ha dovuto affrontare una crisi senza precedenti. Dopo un periodo di incertezza, l’azienda ha deciso di avviare una riorganizzazione con impatti significativi sulla sua struttura operativa. La multinazionale Beko Europe, controllata dal gruppo turco Arcelik e in parte dalla statunitense Whirlpool, ha annunciato il taglio di 1935 posti di lavoro su 5000, con la chiusura degli stabilimenti di Siena e Comunanza e riduzioni importanti a Cassinetta e Melano.

Questa decisione ha gettato nello sconforto migliaia di famiglie, molte delle quali si trovano ora senza reddito. A Melano è stata programmata una settimana di fermo totale dal 25 al 31 marzo, mentre a Siena ben 600 dipendenti rischiano di perdere il lavoro. I sindacati stanno cercando di mediare con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per trovare soluzioni che garantiscano la continuità occupazionale, ma la situazione resta tesa. Intanto, centinaia di famiglie si trovano a dover affrontare una realtà drammatica: senza uno stipendio e con mutui o affitti da pagare, il rischio di finire in mezzo alla strada è sempre più concreto.