Torino, 80enne si confida in ospedale | “Non voglio tornare a casa”: da 50 anni vittima del marito, abusi e violenze continue

Ricoverata in ospedale, 80enne rivela gli abusi subiti dal marito: la confessione shock

Per quanto si stia cercando di sensibilizzare soprattutto le fasce più giovani della popolazione in merito al contrasto della violenza sulle donne e riguardo all’uguaglianza di tutte le persone, di fatto i casi di femminicidio sono ancora all’ordine del giorno e la cronaca, proprio in queste ultime ore, ce ne ha restituiti due pesantissimi, quello di Sara Campanella e quello di Ilaria Sula.

Entrambe di soli 22 anni, hanno tutte e due trovato la morte per mano di un ragazzo: la prima è stata uccisa da Stefano Argentino, studente 27enne reo confesso che le avrebbe tolto la vita a causa dei rifiuti della donna ad uscire a conoscerlo meglio. La seconda, invece, è stata uccisa da Mark Samson, suo ex fidanzato che l’ha uccisa, le ha rubato lo smartphone fingendo che fosse ancora viva e poi ha nascosto il suo corpo in una valigia.

La violenza sulle donne, però, non riguarda solo i più giovani: a Torino, infatti, una anziana donna di 80 anni, ricoverata in ospedale per un tumore, ha chiesto ai sanitari di non essere rimandata a casa poiché lì avrebbe trovato il marito, che l’ha maltrattata per 50 anni.

Anziana accusa il marito: 50 anni di abusi e violenze

Ricoverata in ospedale a causa di un tumore, la signora torinese di 80 anni resasi probabilmente conto che la sua morte sarebbe stata vicina ha fatto ai sanitari una richiesta decisamente insolita, quella di non essere rimandata a casa. Nonostante molti pazienti preferiscano avere attorno a sé i propri cari, nel momento di saluto alla vita, lei invece ha preferito spirare in ospedale: a casa, infatti, avrebbe trovato il marito 80enne che, secondo le sue accuse, la tratterebbe con violenza da più di 50 anni.

I sanitari, sentita la confessione della donna, si sono subito rivolti ad un centro antiviolenza e, con i volontari, hanno deciso di far trascorrere alla donna le sue ultime settimane di vita in ospedale, un ambiente sicuro nel quale è riuscita a confessare quanto subito per tutta la vita.

La mancata denuncia

Poiché la donna è mancata prima di poter formalizzare la denuncia contro il marito, ad oggi è difficile accertare i fatti e concretizzare le accuse nei confronti dell’uomo. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, la coppia avrebbe anche dei figli che però, dagli anni Cinquanta, non avrebbero più rapporti con loro proprio a causa del clima che si respirava in casa. Ascoltati in Procura, avrebbero comunque confermato le violenze perpetrate dal padre nei confronti della madre.