Multa da 20 milioni di euro alle biglietterie del Colosseo: cos’è successo

Multa da 20 milioni di euro alle biglietterie del Colosseo: cos'è successo (ildemocratico.com / pixabay)
La ragione è la “prolungata indisponibilità” dei biglietti d’ingresso al Colosseo: cosa significa
Proprio nei giorni in cui il Re Carlo con la regina Camilla sono a Roma e, tra le altre cose, hanno visitato anche il Colosseo con la speciale guida di Alberto Angela, lo stesso monumento ha ricevuto una sanzione davvero pesantissima. Ad emetterla è stato l’Antitrust, che si è rivolto in primo piano al concessionario e agli operatori turistici che gestiscono gli accessi e quindi la vendita dei biglietti.
Nello specifico, sono stati multati gli operatori Tiqets International, GetYourGuide Deutschland, Walks, Italy With Family, City Wonders Limited e Musement mentre, per quanto riguarda le concessionarie, è stata multata la Società cooperativa culture (CoopCulture). Il motivo della sanzione è uno ed è molto chiaro: per i turisti era diventato pressocché impossibile acquistare online i biglietti per l’accesso al Colosseo.
La multa più alta a CoopCulture: 7 milioni di euro di sanzione
Tra le sanzioni inflitte dall’Antitrust la più pesante è andata a CoopCulture: si tratta di una multa da ben 7 milioni di euro. Questa società, che ha gestito il servizio ufficiale di vendita dei biglietti per l’accesso al Colosseo dal 1997 al 2024, secondo l’Antitrust ha contribuito consapevolmente al fenomeno della “…grave e prolungata indisponibilità dei biglietti di ingresso per il Colosseo a prezzo base“.
Da un lato, quindi, non avrebbe adottato iniziative adeguate ad affrontare il problema dei cosiddetti bot, i metodi automatizzati di acquisto dei biglietti che rendono complessa la ricerca per i singoli cittadini e turisti. Dall’altro, ha riservato ingenti quantità di ticket alla vendita abbinata alle proprie visite guidate per trarne un guadagno. Secondo l’Antitrust, CoopCulture avrebbe costretto i consumatori a rivolgersi a quelle piattaforme che, in abbinamento con il ticket d’ingresso al Colosseo, vendevano anche servizi aggiuntivi a prezzi notevoli.

Il ruolo degli operatori turistici
Secondo l’Antitrust, i sei operatori turistici coinvolti hanno favorito l’acquisto di ticket con l’ausilio di bot e strumenti automatici che favorissero il rapido esaurimento dei biglietti disponibili su CoopCulture. In questo modo, hanno sfruttato l’assenza di ticket disponibili all’acquisto per proporre ai clienti dei pacchetti, i cui prezzi erano decisamente più alti di quelli dei biglietti tradizionali, con servizi aggiuntivi sui quali hanno avuto un guadagno anche importante. Il motivo della multa, ai sensi della legge, è quello della pratica commerciale scorretta ai sensi del codice di consumo.