Bonus di Cittadinanza alle partite IVA: 10 mila euro dritti sul conto per chi lavora autonomamente

Lavoratori felici (pexels) democratico.it
Incredibile ma vero: finalmente arriva il reddito di cittadinanza per i lavoratori con partita Iva. Scopri subito come fare.
Il reddito di cittadinanza è stato, e forse è ancora, uno dei temi più discussi della politica italiana recente. Introdotto ufficialmente nel 2019 dal primo governo Conte, con la spinta decisiva del Movimento 5 Stelle, questo strumento nasceva con un obiettivo nobile.
Questo era garantire un minimo vitale a chi si trovava in difficoltà economica, incentivando nel frattempo il reinserimento nel mondo del lavoro tramite i centri per l’impiego. Un misto tra un sussidio e un percorso di formazione, insomma. Peccato che sulla carta funzionasse meglio che nella pratica.
Infatti c’era chi lo considerava una conquista sociale e chi lo bollava come assistenzialismo in negativo. Con l’arrivo del governo Meloni, la misura è stata progressivamente smontata, fino ad essere sostituita da strumenti più selettivi come l’assegno di inclusione e il supporto formazione e lavoro. Il risultato? Un addio che ha lasciato dietro di sé molte domande.
Nel mondo esiste un RdC
L’idea di un reddito garantito non è certo un’esclusiva italiana. Dalla Finlandia al Canada, passando per la Spagna, diversi paesi hanno sperimentato misure simili. In alcuni casi si è trattato di veri e propri esperimenti di reddito universale, in altri di sostegni mirati a categorie fragili.
Curiosamente, proprio il governo Meloni, che ha smantellato il reddito di cittadinanza, sembra averne riproposto una versione soft: l’assegno unico, rivolto alle famiglie con figli, è oggi una delle misure più strutturate di sostegno economico. Insomma, magari non si chiama più “reddito”, ma la logica di fondo è rimasta.

Il RdC per le partite iva
Bitontotv.it ha diffuso la notizia. La vera novità riguarda proprio loro: i lavoratori autonomi. Spesso dimenticati nei grandi discorsi sulle tutele sociali, oggi intravedono una luce. Dal 2025, chi ha partita IVA e risponde a determinati requisiti potrà ricevere fino a 9600 euro l’anno grazie all’ISCRO, ovvero l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa. Si tratta di un sostegno economico per chi è iscritto alla Gestione Separata dell’INPS e ha subito un drastico calo di reddito.
Niente truffe, niente sotterfugi: per ottenerlo, bisogna dimostrare che il reddito dell’anno precedente sia inferiore del 70% rispetto alla media dei tre anni prima. L’ISCRO eroga da 252 a 806 euro al mese per sei mesi consecutivi. Non è poco per chi cerca di restare a galla tra fatture, scadenze e tasse da pagare. Non è un vero e proprio reddito di cittadinanza, ma ne ricorda la filosofia: sostenere chi lavora, ma è in difficoltà. E chissà, magari è proprio questo il compromesso giusto tra assistenza e meritocrazia. Se rientri nei requisiti, conviene iniziare a informarsi.