Naspi addio: ufficiale, da Maggio è CANCELLATA LA DISOCCUPAZIONE I I lavoratori non potranno più richiederla: o ti trovi un altro impiego o fai la fame

Cosa sapere sulla Naspi (Fonte: Canva e Facebook) - www.ildemocratico.com
Cosa vuol dire che i lavoratori dovranno dire addio alla Naspi e non potranno più richiedere la disoccupazione? Facciamo chiarezza.
Per la maggior parte dei cittadini che hanno bisogno di lavorare per poter sopravvivere, in quanto non possono usufruire di cospicue eredità o di cognomi altisonanti, poter mantenere il proprio impiego è la priorità di vita.
Per svariate motivazioni, quando si perde il lavoro, lo Stato viene in vostro soccorso, prevedendo un aiuto per potervi agevolare a provvedere a voi, nell’attesa di trovare un nuovo impiego. Ovviamente per poter usufruire della disoccupazione, dovrete rispettare determinati parametri.
Eppure, fa discutere la voce che i lavoratori potrebbero dover dire addio alla Naspi dai prossimi mesi. Cosa sarà successo?
Come funziona la Naspi
La Naspi è una delle misure più importanti offerti dall’INPS ai cittadini, per proteggere la loro condizione sociale. Questo aiuto, che dovrebbe dare un minimo di stabilità, mentre il disoccupato cerca un nuovo impiego, spetta solo a chi perde involontariamente il lavoro.
Rientrano in questa voce coloro che sono stati licenziati, chi aveva il contratto a termine e in caso di dimissioni per giusta causa o risoluzioni consensuali, soltanto in determinati casi specifici. A parte qualche eccezione, non spetta chi si dimette in maniera volontaria e tra l’altro per ottenere la Naspi è necessario aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione totale nei quattro anni precedenti la perdita dell’impiego e aver lavorato almeno per 30 giorni effettivi nei 12 mesi precedenti al licenziamento.

Chi non ha diritto alla Naspi
Una volta capito questo, cosa vuol dire quindi che qualcuno dovrà dire addio alla Naspi dai prossimi mesi? Ebbene, per ottenere la disoccupazione, bisogna rispettare i requisiti che vi abbiamo rivelato nel paragrafo precedente e quindi come riportano da diritto-lavoro.com, chi si dimette in maniera volontaria, salvo specifici casi, non ha diritto a ricevere la Naspi, per questo motivo, se un lavoratore dovesse trovare subito un nuovo impiego dopo essersi dimesso c’è una clausola che dovrà conoscere.
Infatti, se per qualunque motivo questo nuovo lavoro durasse meno di tre mesi, la Naspi non verrà comunque accreditata, visto che il sistema considera ancora effettiva le dimissioni precedenti. Questo dettaglio può fare la differenza, per questo motivo fareste meglio a informarvi al Caf, visto che comunque ci sono nuove regole per questo 2025 in merito alla disoccupazione, con direttive ancora più rigide, per contrastare “i furbetti”. Come per esempio l’introduzione del programma Gold, collegato alla Naspi per poter ricevere più velocemente proposte di percorsi di riqualificazione.