Ultim’ora Ministero – Emergenza giovani TUMORE al COLON: scatta l’obbligo dei controlli per età I Troppe morti, bisogna correre ai ripari

Tumore (pexels) democratico.it
I giovani sono davvero in pericolo e il governo sta lanciando un allarme preoccupante. Scopri cosa ti spetta.
Per anni ci hanno raccontato che se vai in ospedale, poi ti ammali davvero. Una frase diventata quasi un mantra nelle famiglie italiane, tramandata come una verità assoluta. Il risultato? Generazioni cresciute con un’idea distorta della cura: l’ospedale come posto da evitare, la prevenzione come optional e il medico come ultima spiaggia.
Colpa anche di un certo retaggio culturale, soprattutto boomer, che ha sempre visto il prendersi cura di sé come un atto di debolezza o, peggio, una perdita di tempo. “Basta un po’ di bicarbonato”, “tanto è solo stress”, “ai miei tempi mica ci si faceva tutti questi esami” si pensava.
Il problema è che oggi stiamo pagando il conto di questo atteggiamento. I giovani si trovano a fare i conti con patologie sempre più diffuse e spesso scoperte troppo tardi. L’idea di curarsi solo quando ormai il corpo ti implora di fermarti è insostenibile. La salute non è un piano B, è un progetto a lungo termine, e va costruita con prevenzione.
Visite gratuite per donne
Fortunatamente, qualcosa si muove. In molte città italiane stanno partendo campagne di prevenzione gratuite dedicate alle donne: pap test, visite ginecologiche, ecografie e check-up completi per promuovere la cultura della prevenzione fin da giovani.
Un’iniziativa pensata per rompere quel muro di diffidenza e rendere l’accesso alle cure più semplice, diretto e meno costoso. E soprattutto per dire ad alta voce che la salute non deve mai essere rimandata.

Tumore al colon nei giovani
Negli ultimi anni i dati sono diventati sempre più chiari, e purtroppo anche più preoccupanti: il tumore al colon, storicamente legato a persone over 50, sta colpendo sempre più giovani. Lo ha diffuso Gazzetta.it. Ogni anno in Italia si registrano circa 50.000 nuovi casi, e il 10% riguarda persone sotto i 50 anni, ma non mancano diagnosi anche tra ventenni e trentenni. A livello europeo, negli ultimi 20 anni, si è registrato un aumento del 500% nei casi tra i giovanissimi e del 300% tra i 20 e i 30 anni.
Il motivo? Un mix di fattori: alimentazione sbilanciata, sedentarietà, ma anche ritardi negli screening e scarsa attenzione ai segnali che il corpo manda. I sintomi, quando arrivano, spesso sono indice di una malattia già in fase avanzata. Ecco perché è fondamentale iniziare gli screening anche prima dei 50 anni, soprattutto se in famiglia ci sono casi precedenti. I test chiave sono due: la ricerca del sangue occulto nelle feci e la colonscopia. Il primo serve a individuare tracce di sangue invisibili a occhio nudo, possibile segnale di polipi intestinali; il secondo consente di rimuoverli prima che diventino pericolosi. Non c’è un reale obbligo, ma un energico consiglio.