“Se insulti tuo marito, ti arrestano”: ufficiale, MALTRATTAMENTI CONIUGALI, storica sentenza della Cassazione I Condannata la moglie, è reato penale

Non insultare tuo marito (Fonte: Canva) - www.ildemocratico.com
Storica sentenza della Corte di Cassazione, dove hanno condannato la moglie per maltrattamenti coniugali verso il marito. Ecco che cos’è successo.
Che siate legati dal matrimonio o da un rapporto di convivenza, la coppia dovrebbe sempre vivere alla pari per poter convivere una vita degna. Nessuno dovrebbe cercare di sovrastare nessuno, in quanto si dovrebbe essere tutti allo stello livello.
Come recitava Roberto Benigni: “La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai piedi perché dovesse essere calpestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale, un po’ più in basso del braccio per essere protetta, dal lato del cuore per essere amata.”
Nonostante la cronaca è invasa di casi di violenza domestica verso la donna e quei relativi e tremendi casi di femminicidio, non possiamo assolutamente non parlare anche di quei casi per i quali i ruoli sono invertiti. In questo caso quindi il carnefice è la moglie e la vittima è il marito. Per questo ha fatto discutere quella storica sentenza pronunciata dalla Corte di Cassazione, la quale ha condannato la sposa per quei maltrattamenti coniugali verso lo sposo.
La tutela della legge per ogni essere umano
Come riportano da Brocardi, la legge tutela chiunque nel contesto familiare subisca violenze psicologiche o fisiche e discriminazioni varie, in quanto si parla di reato di maltrattamenti familiari in generale, indipendentemente dal genere.
Questo caso, come viene descritto dall’articolo 572 del codice penale, descrive comportamenti abituali che offendono la dignità e l’integrità della vittima. In questo specifico caso, la Corte ha ribadito che il reato di maltrattamenti in famiglia è mirato alla protezione dell’integrità psico-fisica delle persone coinvolte, soprattutto se le condotte vessatorie di un genitore nei confronti di un altro, siano poste alla presenza del figlio, il quale è costretto ad assistere a questa condotta.

Il maltrattamento della moglie nei confronti del marito
Si parla di sentenza storica quella letta su Brocardi, dove una moglie è stata condannata per aver maltrattato il marito. Ebbene, la donna in questione si sarebbe resa protagonista di maltrattamenti perpetrati ai danni del marito, commessi tra l’altro difronte al figlio minorenne. Il clima di vessazioni in cui avrebbe vissuto l’uomo era caratterizzato da frasi offensive rendendo la convivenza per l’uomo intollerabile, sopportata da quest’ultimo, soltanto per timore di perdere l’affetto del proprio figlio.
Durante il processo, sono emerse diverse condotte inaccettabili svolte dall’imputata, come per esempio aggressioni verbali e insulti continui verso la vittima che ne hanno minato l’autostima, così come minacce e pressioni psicologiche per mantenerne il controllo, generando in lui un clima di paura e così via. Questa condanna enfatizza ancora una volta il diritto al rispetto reciproco, vivendo di più alla pari, come ricordava Benigni, piuttosto che con una persona che prevarica sull’altra.