“Non si può guadagnare meno di 1300 euro al mese”: Ufficiale, approvato lo STIPENDIO DI INCLUSIONE I A ogni lavoratore cifra piena da questa estate

Uno stipendio troppo basso (Fonte: Canva) - www.ildemocratico.com
Che cosa vuol dire che è stato approvato quello che è stato definito come stipendio di inclusione, per poter guadagnare più di 1300 euro al mese?
Non è facile oggi giorno riuscire a trovare la propria strada, in quanto gli stipendi sono molto spesso troppo bassi e i costi per acquistare una casa o per prenderla in affitto sono sempre più elevati rispetto alla propria entrata.
In base alla città di residenza, i costi possono essere più o meno cari e non tutti riescono a mantenersi. Soprattutto chi vive solo, capita spesso di leggere che torna a vivere con i genitori o che comunque va a vivere in contesti più isolati e meno cari, piuttosto che le case in città.
Ed è proprio di questa situazione che si sta parlando in questi giorni, arrivando a leggere di quello che è stato definito come stipendio di inclusione, in modo da poter guadagnare più di 1300 euro al mese. Ecco cosa sappiamo.
Il problema del Carovita
Come riportano da il Corriere di Bologna, il costo della vita, soprattutto nelle grandi città come per esempio Bologna, è parecchio elevato, tant’è che molti non riescono a coprire le spese con lo stipendio ricevuto. Per non parlare del fattore abitativo, in quanto il costo degli affitti e dell’immobiliare è sempre più delicato ed escludente, soprattutto per alcune fasce di popolazione.
Dai dati riportati c’è chi ha lasciato addirittura un lavoro nella Pubblica Amministrazione per un posto nel settore privato o chi ha cambiato un settore per un altro sempre nel pubblico. Molti sono tornati al paese di nascita e altri ancora come dicevamo, sono tornati a vivere con i genitori, per riuscire a sbarcare il lunario.

I dati emersi in merito allo stipendio
Proprio per questa motivazione, in questi giorni si sta parlando di quello che è stato definito come stipendio di inclusione, per poter guadagnare più di 1300 euro al mese. Facciamo chiarezza, in quanto il discorso è abbastanza delicato. Come letto sempre nell’articolo pubblicato dal Corriere di Bologna, è emerso come molti dipendenti pubblici abbiano dato le dimissioni dal settore per un lavoro nelle aziende private e altri ancora invece hanno fatto domanda in un altro settore più remunerativo.
Soltanto a Bologna, dal 2022 al 2025, c’è stato un calo di 275 dipendenti. Questo perché, come ha rivelato Marco Pasquini, segretario generale della Fp Cgil di Bologna: “il costo della vita per restare sulla piazza di Bologna, che è una città cara, a partire dalla casa e dall’accesso ai servizi. Una categoria media comunale ha uno stipendio sui 1.300 euro mensili…”, decidendo poi di cambiare settore. Per questo motivo un emendamento è stato inserito nella legge di conversione del decreto Pa e approvato in Commissione che servirà per sbloccare gli aumenti del fondo accessorio per il personale, soltanto per alcune categorie, motivo per cui c’è stata una critica di fondo come leggiamo nell’articolo: “L’emendamento è stato scritto non ponendosi l’obiettivo di porre un freno all’ondata di dimissioni verso altri comparti: un fenomeno che sta mettendo in ginocchio le autonomie locali”.